STOCCOLMA - Una donna svedese di 50 anni è morta in un ospedale dell'area sud-occidentale del Paese scandinavo, per l'infezione da escherichia coli che in diverse nazioni d'Europa ha colpito oltre 300 persone provocando 14 decessi, tutti concentrati in Germania. La donna, che probabilmente è stata contagiata proprio durante un soggiorno in Germania, è la prima vittima dell'epidemia al di fuori del Paese. Secondo il ministro della Salute della città-stato di Amburgo, Cornelia Pruefer-Storcks, non sono i cetrioli spagnoli quelli alla base dell'epidemia provocata dal batterio E.coli in Germania.
Dall'Italia arrivano intanto rassicurazioni dal ministro della Salute Ferruccio Fazio: se anche il batterio killer dovesse arrivare in Italia, non si corre il pericolo di infezione rispettando le comuni norme igieniche. "Bisogna leggere le etichette - raccomanda - e guardare la provenienza delle verdure. Per i cetrioli che vengono dall'Italia i consumatori non devono temere nulla, quelli di provenienza non italiana devono essere lavati accuratamente, e allora non avranno nulla da temere".
Per il ministro "non si può escludere" che la variante di E. coli responsabile dell'epidemia in Germania "possa arrivare in Italia. Ma - spiega - poiché le contaminazioni delle verdure sono esterne, si può escludere che a seguito di lavaggi accurati delle mani, e soprattutto dei prodotti, si possa trasmettere l'infezione. Se vengono adottate sempre queste regole d'igiene, seppure fosse sulle verdure, il batterio non può essere veicolato all'uomo".
Dall'Italia arrivano intanto rassicurazioni dal ministro della Salute Ferruccio Fazio: se anche il batterio killer dovesse arrivare in Italia, non si corre il pericolo di infezione rispettando le comuni norme igieniche. "Bisogna leggere le etichette - raccomanda - e guardare la provenienza delle verdure. Per i cetrioli che vengono dall'Italia i consumatori non devono temere nulla, quelli di provenienza non italiana devono essere lavati accuratamente, e allora non avranno nulla da temere".
Per il ministro "non si può escludere" che la variante di E. coli responsabile dell'epidemia in Germania "possa arrivare in Italia. Ma - spiega - poiché le contaminazioni delle verdure sono esterne, si può escludere che a seguito di lavaggi accurati delle mani, e soprattutto dei prodotti, si possa trasmettere l'infezione. Se vengono adottate sempre queste regole d'igiene, seppure fosse sulle verdure, il batterio non può essere veicolato all'uomo".
Adnkronos
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