E se ci fosse un incidente nucleare in Italia? È la domanda a cui vogliono rispondere quattro ragazzi che si chiuderanno da oggi per un mese (fino al referendum del 12-13 giugno) in una casa, applicando alla lettera il protocollo di radioprotezione: sigillati, niente cibi freschi, solo acqua in bottiglia e internet per comunicare con l'esterno. L'iniziativa di Giorgio, Alessandra, Pierpaolo e Luca nasce per dire No al nucleare - e quindi convincere gli italiani a votare Sì al referendum - ed è appoggiata da Greenpeace. La vita nel bunker sarà trasmessa 24 ore su 24 su internet e i ragazzi affideranno al web - via facebook, twitter e sul sito dell'iniziativa - dei videomessaggi sulla vita da reclusi e sui rischi del nucleare. Pazzi? Assolutamente no. "I pazzi siete voi" è appunto il titolo della campagna: "I pazzi siete voi - spiegano gli ideatori - se non andate a votare Sì il 12 e 13 giugno; i pazzi sono quelli che vogliono portare il nucleare nel nostro paese".
Per un mese vivranno chiusi in una casa come al Grande Fratello, ma non sarà affatto un reality: nel bunker avverrà più che altro un esperimento di realtà alternativa, un modo per far vedere quali sarebbero le conseguenza di un disastro nucleare come Chernobyl o Fukushima sul nostro territorio. Il protocollo di radioprotezione prevede che, in caso di incidente con emissione di radiazioni, la popolazione segua una serie di precauzioni. La prima è barricarsi in un luogo chiuso, sigillando porte e finestre. Ovviamente vanno spenti tutti i sistemi di ventilazione e condizionamento, in attesa di istruzione delle autorità. C'è poi il problema dell'alimentazione: da evitare cibi freschi, come vegetali a foglia larga, latte, formaggi, carne e pesce. Così i quattro 'pazzi' prima di barricarsi hanno fatto la scorta di pasta, biscotti, cibi in scatola e acqua in bottiglia. Perché è da evitare anche l'acqua potabile.
Un referendum in forse. L'iniziativa si concluderà il 12 giugno, giorno in cui sono previsti i voti referendari su nucleare, su acqua pubblica e su legittimo impedimento. Ma il voto sul nucleare è in dubbio, visto che il governo ha deciso una moratoria sul nucleare dopo l'incidente in Giappone.
"La protesta - spiega Salvatore Barbera, responsabile della campagna nucleare di Greenpeace - inizierà anche se ancora non sappiamo se il referendum ci sarà o meno. Sappiamo però che c'è un enorme disinformazione e se si voterà dobbiamo convincere 27 milioni di italiani ad andare alle urne e scegliere il Sì".
La protesta 'I pazzi siete voi' è un modo per sfruttare le nuove tecnologie e il web, usando un linguaggio diverso da quello tipico di Greenpeace: "Quando i ragazzi - continua Barbera - hanno pensato questo progetto e ce l'hanno proposto, a noi è sembrata un'idea molto interessante. E' diversa dalle altre campagne che facciamo noi, ma volevamo sfruttare linguaggi più moderni e giovani". Un mese che sarà un countdown alla rovescia, in attesa di un voto che potrebbe bloccare una volta per tutte le aspirazioni nucleari del governo.
Per un mese vivranno chiusi in una casa come al Grande Fratello, ma non sarà affatto un reality: nel bunker avverrà più che altro un esperimento di realtà alternativa, un modo per far vedere quali sarebbero le conseguenza di un disastro nucleare come Chernobyl o Fukushima sul nostro territorio. Il protocollo di radioprotezione prevede che, in caso di incidente con emissione di radiazioni, la popolazione segua una serie di precauzioni. La prima è barricarsi in un luogo chiuso, sigillando porte e finestre. Ovviamente vanno spenti tutti i sistemi di ventilazione e condizionamento, in attesa di istruzione delle autorità. C'è poi il problema dell'alimentazione: da evitare cibi freschi, come vegetali a foglia larga, latte, formaggi, carne e pesce. Così i quattro 'pazzi' prima di barricarsi hanno fatto la scorta di pasta, biscotti, cibi in scatola e acqua in bottiglia. Perché è da evitare anche l'acqua potabile.
Un referendum in forse. L'iniziativa si concluderà il 12 giugno, giorno in cui sono previsti i voti referendari su nucleare, su acqua pubblica e su legittimo impedimento. Ma il voto sul nucleare è in dubbio, visto che il governo ha deciso una moratoria sul nucleare dopo l'incidente in Giappone.
"La protesta - spiega Salvatore Barbera, responsabile della campagna nucleare di Greenpeace - inizierà anche se ancora non sappiamo se il referendum ci sarà o meno. Sappiamo però che c'è un enorme disinformazione e se si voterà dobbiamo convincere 27 milioni di italiani ad andare alle urne e scegliere il Sì".
La protesta 'I pazzi siete voi' è un modo per sfruttare le nuove tecnologie e il web, usando un linguaggio diverso da quello tipico di Greenpeace: "Quando i ragazzi - continua Barbera - hanno pensato questo progetto e ce l'hanno proposto, a noi è sembrata un'idea molto interessante. E' diversa dalle altre campagne che facciamo noi, ma volevamo sfruttare linguaggi più moderni e giovani". Un mese che sarà un countdown alla rovescia, in attesa di un voto che potrebbe bloccare una volta per tutte le aspirazioni nucleari del governo.
Repubblica
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