venerdì 1 luglio 2011

MOVIMENTO "NO TAV", PRONTI AD ASSEDIARE IL CANTIERE


TORINO - La manifestazione nazionale contro la Torino-Lione e l’apertura dei cantieri a Chiomonte non avrà come oggetto la riconquista del sito, ma sarà un assedio che da tutta Italia verrà portato alla Maddalena. Lo ha dichiarato Alberto Perino, uno dei leader del movimento No Tav nel corso di una conferenza stampa per illustrare le modalità della manifestazione che si svolgerà domenica.

«Riconquistare la Maddalena ora - ha argomentato Perino - sarebbe una soluzione velleitaria: non ci sono le condizioni geomorfologiche, politiche e militari» per ripetere quello che è successo nel 2005 a Venaus quando un enorme corteo riprese il sito occupato giorni prima dalle forze dell’ordine. Questo non significa che il movimento abbia rinunciato alla «riconquista» dell’area: dal 3 luglio cominceranno azioni di disturbo quotidiano per rendere più difficile e più lungo la permanenza dei militari in quel contesto.

Secondo il leader dei No Tav, «qui la guardiania sta costando più dell’opera stessa: se pensano di andare avanti così per 30 anni per loro sarà molto difficile. Conquistare quel posto, con i mezzi che avevano a disposizione può anche essere stato facile. Ma noi diciamo che sarà difficile restarci e gestirlo. E, soprattutto, gestirlo come cantiere perché oggi il cantiere ancora non esiste. Hanno soltanto creato un fortino è non riescono a farci entrare assolutamente niente».

La manifestazione avrà due concentramenti: il primo partirà da Exilles, lungo sulla strada per Bardonecchia, e scenderà dalla statale verso Chiomonte, passando dalla strada provinciale che porta fino alla centrale elettrica, sede del primo avamposto della Libera Repubblica della Maddalena. Lì ci saranno i comizi degli esponenti, tra i quali Beppe Grillo, la cui presenza è già stata confermata. Anche Sel ha dato il proprio appoggio e si sta verificando la partecipazione di Vendola al corteo. I manifestanti poi risaliranno verso il paese e ancora in direzione di Exilles.

Avrà la base a Giaglione, invece, il secondo corteo: da qui partirà l’assedio attraverso i boschi. Gli attivisti sono stati invitati a portarsi cibo perché si prevede che l’occupazione durerà tutta la giornata. . In quest’area, inoltre, la «difesa» sarà più difficile a causa del copioso dispiegamento di militari e per le recinzioni che circondano il cantiere.

Tutti hanno ribadito la volontà che questa manifestazione sia pacifica. Anche Marina Clerico, vicepresidente della Comunità Montana, ha dato l’appoggio ai sindaci, assicurando che le amministrazioni sono vicine al proprio popolo.

Intanto, la Commissione europea ha ricevuto la lettera congiunta di Italia e Francia nella quale si forniscono assicurazioni a Bruxelles sulla volontà di Roma e Parigi di proseguire con la realizzazione dell’alta velocità. Lo ha detto Helen Kearns, portavoce del commissario europeo ai Trasporti, Siim Kallas, precisando tuttavia che «a oggi le tre condizioni non sono state ancora rispettate e si spera che la situazione sia più chiara dopo la riunione interministeriale del 6 luglio».

L’Ue finanzierà 672 milioni di euro per la nuova linea Torino-Lione, a patto che vengano rispettati tre requisiti fondamentali: l’apertura del cantiere per il tunnel della Maddalena, l’approvazione dei nuovi progetti e la firma di un nuovo accordo bilaterale sulla ripartizione dei costi finanziari dell’opera. Durante riunione interministeriale di mercoledì prossimo dovrebbero essere meglio definiti gli impegni che Italia e Francia si dovranno assumere in termini di costi e finanziamenti.


La Stampa

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