E' partita giovedì 20 maggio l'iniziativa Passaggio a NORD OVEST Scrittori e storie in viaggio.
Iniziativa dello SBAM ( Sistema Bibliotecario Area Metropolitana Torinese) e della Regione Piemonte, prevede incontri con autori in diverse città della zona Ovest di Torino.
Il primo appuntamento è stato giovedì 20 maggio 2010, presso la Biblioteca Civica di Druento,dove Alessandro Perissinotto ha presentato il suo ultimo libro "PER VENDETTA".
Sul suo sito dichiara: "Dopo sette polizieschi, ho deciso di abbandonare le trame gialle perchè sentivo di dover raccontare una storia che sfugge alle logiche dell'investigazione e attinge profondamente alla realtà, una storia sulle ferite che la violenza lascia aperte nelle vittime e che nessun perdono può guarire.
I fatti si svolgono nell'Argentina dei nostri giorni, ma le ferite sono quelle lasciate dalla dittatura militare.
Come i precendenti, anche questo romanzo è attraversato da una continua ricerca della verità, ma non ci sarà più un detective,non ci saranno crimini da svelare, perchè i crimini della dittatura li ha già svelati la Storia; tutto ciò che i protagonisti dovranno fare sarà sanare quelle ferite, nel modo più crudele, sfiorando il confine con la follia."
Il libro narra di Efrem Parodi, trentacinque anni, che è il nuovo professore di Storia contemporanea della Piccola Città, nel nord-ovest dell'Argentina.
Quando arriva in Sudamerica vuole solo inseguire il miraggio di un Nuovo Mondo, dimenticare il proprio passato e lo squallido presente dell'Italia. Alicia, seduta in prima fila, è l'alunna più brillante del corso.
Lui ha il carisma, lei una bellezza selvatica che non lascia scampo. I due si osservano, poi si cercano con gli occhi e poi lo sguardo non basta più: quando infine si accende, la loro passione sembra assorbirli totalmente e placare le inquietudini di entrambi. Ma sotto quel carisma e quella bellezza si nascondono tragedie irrisolte, ferite aperte e profonde come quelle che ancora lacerano il continente sudamericano. E se le ferite tornano in superficie, l'amore si trasforma in follia.
Mossi da una comune ossessione, Efrem e Alicia si spingeranno fino alla 'fin del mundo', in una ricerca destinata a riannodare i fili che uniscono l'Italia all'Argentina, i fili dell'emigrazione ma anche quelli che legano la P2 di Licio
Gelli e il Vaticano alla feroce dittatura militare degli anni Settanta.
Alessandro Perissinotto nasce a Torino nel 1964. Pratica vari mestieri e, intanto, si laurea in Lettere nel 1992 con un tesi in semiotica.È docente nell'Università di Torino e alla narrativa approda nel 1997 con il romanzo poliziesco "L’anno che uccisero Rosetta" (Sellerio), al quale fa seguito, nel 2000, "La canzone di Colombano" (Sellerio) e "Treno 8017".
Nel 2004, pubblica per Rizzoli, "Al mio giudice" (Premio Grinzane Cavour 2005 per la Narrativa Italiana).
Nel 2006 pubblica "Una piccola storia ignobile" con la quale, inizia la trilogia che ha come protagonista Anna Pavesi a cui segue "L'ultima notte bianca".
Nel 2008 la riflessione sul poliziesco si sviluppa anche in forma saggistica con "La società dell’indagine" (Bompiani), mentre la sua produzione narrativa si arricchisce con il terzo volume della saga di Anna Pavesi: "L’orchestra del Titanic" (Rizzoli).
Il prossimo appuntamento sarà giovedì 27 maggio 2010 alle ore 21, presso il Salone Parrochiale, a LA CASSA (TO) in Via Cavalier Rolle 5.
Interverrà Davide Longo che presenta il suo libro "L'UOMO VERTICALE" (FANDANGO).
Nato a Carmagnola, nei pressi di Torino, nel 1971, è scrittore, documentarista e insegnante.
I suoi romanzi "Un mattino a Irgalem" (Premio Grinzane Opera Prima 2001 e Premio Via Po) e "Il Mangiatore di pietre" (Premio Città di Bergamo e Premio Viadana 2004) sono stati pubblicati da Marcos y Marcos. Per Corraini, dopo "La vita a un tratto" (2006) e "Lettera prima" (2007) ha scritto il libro per bambini "Pirulin senza parole",
con Chiara Carrer, inoltre, ha curato la raccolta "Racconti di montagna" (Einaudi, 2007).
Acclamato dalla critica fra i migliori autori italiani degli ultimi anni, collabora con la Scuola Holden di Torino e insegna lettere in un piccolo paese tra le colline del Roero. È stato tra gli autori di Scritture Giovani 2002.
"L'uomo verticale" narra di Leonardo, scrittore e professore universitario.
Dopo lo scandalo che ha distrutto la sua vita familiare e la sua carriera letteraria, si è ritirato nel piccolo paese natale dove conduce un'esistenza ritirata e solitaria. I tempi in cui era un padre felice, le sue lezioni affollate e le sue letture che riempivano i teatri, sono lontani: Leonardo da sette anni non scrive e non ha notizie della moglie e della figlia.
Ma non è solo la sua vita ad aver subito un tracollo. Nel paese dilaga la barbarie. Rapine, sopraffazioni, omicidi, bande.
L'esercito che tutti pensavano impegnato a bloccare l'invasione degli "esterni" è allo sbando.
La gente ha paura e si arma: nascono ronde e corpi armati per difendere le frontiere, le città, le case.
I telefoni smettono di funzionare, la televisione di fornire notizie, le banche di erogare denaro. L'ondata di violenza giunge anche fra le colline dove Leonardo ha cercato rifugio, costringendolo a fare i conti con il nuovo mondo e la sua spietatezza.
Unica via di scampo sembra essere la fuga a occidente. Inizia così un viaggio pieno di insidie, avventure, drammi che porterà il protagonista a sperimentare sulla sua pelle l'evoluzione dell'odio, del coraggio e del male.
Davide Longo, tra le voci più importanti della nuova narrativa, scrive un romanzo sul nostro paese senza mai nominarlo, un luogo dove l'odio comanda, unisce e divide gli uomini ridotti a distruggersi e umiliarsi per sopravvivere.
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