lunedì 31 maggio 2010

Mutui e derivati: la Regione paga 16 milioni in più


31 maggio - Gli oneri finanziari che la Regione dovrà pagare per far fronte alle operazioni di mutuo contratte negli anni scorsi dalla giunta Bresso è di 24 milioni di euro, 16 in più di quelli previsti nel bilancio tecnico. La richiesta arriva dalle banche che nel 2006 hanno gestito l’operazione di emissione dei Buoni ordinari regionali per 1,84 miliardi di euro. L’aumento degli interessi probabilmente è legato alla situazione di crisi internazionale e se il trend negativo dovesse essere confermato anche nei prossimi mesi, potrebbe costare alle casse regionali tra i 60 e gli 80 milioni in più di quanto previsto.

Con questi numeri e alle prese con una manovra di assestamento dove la coperta dei fondi disponibili è sempre più corta la giunta Cota, riunita ieri per esaminare conti, tabelle e capitoli di spesa, ha deciso di passare all’attacco e oggi il governatore nel corso di una conferenza stampa parlerà di un’eredità pesante dove ci sono fra i 500 e i 700 milioni di differenza tra impegni di spesa assunti dalla giunta Bresso rispetto alle reali coperture finanziarie. Per altro formalmente coperte con previsione di entrate. Da qui la decisione di far esaminare da una società di certificazione terza la lettura del bilancio regionale e lo stato dei conti che è in rosso.

A preoccupare la giunta c’è sicuramente il possibile aumento degli oneri finanziari passivi: se non ci sarà inversione di tendenza alla fine dell’anno ci saranno da pagare circa 60 milioni in più di interessi. Peveraro però si dice tranquillo perché «nel bilancio tecnico approvato dalla giunta Bresso le spese per gli interessi e il personale erano completamente coperte».

Ma gli interessi passivi sono solo una delle voci di spesa che non trovano un’adeguata copertura. Ad esempio ci sono circa 90 milioni di fondi per le aree sottosviluppate che sarebbero stati invece dirottati sulla spesa saniatria. Voci che sommate portano a quel delta negativo di almeno mezzo miliardo da trovare.

Una situazione preoccupante a cui si aggiunge anche il fatto che il livello complessivo di indebitamento della Regione supera i 5 miliardi di euro in base al bilancio consuntivo del 2009. Ieri il governatore ha convocato una riunione straordinaria della giunta aperta ai capigruppo di maggioranza per mettere a punto la manovra di assestamento al bilancio. Una manovra che è passata in secondo piano rispetto a quello che gli assessori chiamano «nuovo buco ereditato dalla Bresso». Dunque ieri non si è entrati nel merito delle scelte e di che cosa e dove tagliare.

E poi c’è da fare una seconda manovra, quella imposta dalle decisioni del ministro Giulio Tremonti. Il Governatore, però, si dice convinto che «per avere tagli selettivi bisogna approvare al più presto il decreto sul calcolo dei costi e fabbisogni standard».

Articolo tratto da "La Stampa" Leggi tutto...

sabato 29 maggio 2010

Pil: il Piemonte è in declino, scende in quarta posizione


29 Mag 2010 - Più povero, più piccolo e con meno esportazioni di Lombardia, Veneto, Emilia e Toscana MARINA CASSI
TORINO

Declino è forse una parola grossa. Ma certo il Piemonte tanto bene non sta. Vecchio, con un crescita demografica ridicola, un Pil che sale meno che in altre regioni simili, un export che quindici anni fa era il secondo in Italia dopo la Lombardia e adesso è precipitato al quarto dopo Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.


La corsa della regione nel terzo millennio sembra essere rallentata, frenata rispetto a Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana. Dal 1995 - quando già aveva pagato un prezzo salatissimo alle reiterate crisi industriali - il prodotto interno loro (Pil) del Piemonte è cresciuto da cinque a nove punti percentuali in meno rispetto alle altre regioni prese a confronto. In valore assoluto il Pil piemontese è inferiore non solo a quello della Lombardia, ma anche quello di Veneto ed Emilia.

L’amara analisi è obbligata. Basta osservare i dati raccolti dall’Ufficio studi dell’Unione industriale. Il gigante fordista annaspa mentre nel suo corpo lievita un terziario «povero» fatto, per paradosso, più di badanti e servizi alla persona che di ingegneri dell’innovazione. Lo spiega Mauro Zangola che dall’associazione industriale da oltre trent’anni osserva i mutamenti.


E’ cauto: «Non so se si tratta di declino, certamente lo sviluppo spontaneo dell’economia piemontese basato sulla crescita dei servizi soprattutto alla persona delinea uno scenario non privo di incertezze».

Sintetizza: «E’ uno sviluppo più fragile che ha bisogno di essere irrobustito». E dagli uffici dove nel 1906 è nata la Confindustria fornisce una sua ricetta: «Servono iniezioni massicce di produttività, innovazione e manodopera qualificata. E’ una crisi di identità superabile recuperando i tradizionali motori dello sviluppo a cominciare dall’industria».


Un’industria che ormai produce «solo» il 30 per cento della ricchezza - era ancora il 47% nel 1981 e oltre il 56% dieci anni prima - e che in appena quattordici anni ha perso altri quasi sette punti. E questo mentre un indifferenziato terziario ne conquistava altri otto arrivando alle soglie del 70 per cento.

E’, ovviamente, una tendenza comune al mondo occidentale, all’Europa, all’Italia. Però in Piemonte il fenomeno è più accentuato. Infatti, il peso degli occupati nei servizi sul totale è cresciuto di circa undici punti, passando dal 52 per cento al 63. E’ aumentato in misura significativa anche il contributo del terziario alla creazione del prodotto regionale, ma il risultato finale è stato nel complesso deludente dal momento che nelle altre regioni il valore aggiunto è cresciuto a ritmi più sostenuti.

Tra le sei regioni prese a confronto, il Pil pro capite piemontese figura al quinto posto; era al quarto nel 1995 e la tenuta del reddito di ogni singolo abitante - comunque ancora molto sopra la media nazionale e in linea con le grandi regioni europee - è quasi certamente condizionata da un fattore anche esso negativo: la relativa stabilità della popolazione piemontese, cresciuta in oltre 14 anni solo del 3,8% a fronte del 9,2 della Lombardia, del 10 di Veneto e Emilia.

Il che significa che la torta della ricchezza cresce poco, ma crescono poco anche gli avventori così alla fine tutti riescono a avere la propria fetta come prima.

Naturalmente ci sono altri elementi con cui giudicare lo stato di salute di una regione. In Piemonte, ad esempio, il tasso di disoccupazione è il più alto delle sei aree analizzate. Era nel 2009 - nel cuore di una crisi tutta industriale - al 6,8% mentre nel 1995 arrivava al 9,8. Attualmente è il 5,4 in Lombardia, il 4,8 Veneto e Emilia, il 5,7 in Liguria, il 5,8 in Toscana. Però dal 1995 a ora il differenziale rispetto ai tassi delle altre regioni si è notevolmente ridotto: è in media tra uno e due punti sopra. Questo è un frutto buono della terziarizzazione che ha creato il 34% dei posti in più tra 1995 e 2009.

Il problema è che non si parte dal Piemonte per andare a vendere servizi nel mondo; l’export è ancora tutto o quasi di prodotti industriali, beni durevoli. E in questo caso è l’industria piemontese ad aver perso competitività: il valore delle merci esportate è sceso del 18,6%, a fronte della sostanziale tenuta nelle altre regioni. E così la quota di export sul totale nazionale è scesa al 10%. Troppo poco per una grande regione europea.

Tratto da lastampa.it
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giovedì 27 maggio 2010

Voglia di Golf? Cus Torino apre i suoi impianti per una prova gratuita

30 maggio 2010 -Open Day: gratis!!! Non perdere l’occasione per provare Tennis e Golf in via Panetti!

Domenica 30 maggio dalle 10.00 alle 18.00, il CUS Torino organizza, nel proprio impianto di via Panetti 30, una giornata di prova gratuita aperta a tutti i tennisti e i golfisti di ogni livello di gioco e di età, seguita direttamente dallo Staff Tecnico dei Maestri Federali cussini.
Info: segreteria CUS Torino di via Panetti (011.6056231 - 011.6057106) – www.custorino.it.
Venite a trovarci!!!
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Ritorna a Torino Sport & the City: 13 - 20 giugno 2010

25 maggio 2010 - Sport & the City: 13 - 20 giugno 2010

A Torino arriva “Sport and city” una settimana di appuntamenti sportivi che si terrà dal 13 al 20 giugno 2010
Potranno “sperimentare” tornei e laboratori di volley, beach volley, basket, tennis, tennis tavolo, golf, tiro con l’arco, atletica, calcio a 5/7 e hit ball.
In questa settimana Torino sarà “Capitale degli Sport per tutti”, sia per i normodotati e sia per i diversamente abili.
La cultura dello sport sarà officiata da campioni, istruttori ed allenatori di fama nazionale e seguita dalla federazioni sportive del capoluogo piemontese.
La manifestazione inizierà con la cerimonia di apertura in P.zza Castello domenica 13 giugno dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle ore 14.00 alle ore 18.30.
Le attività si svolgeranno presso l’impianto CUS di via Panetti 30 a Torino da lunedì 14 giugno a venerdì 18 giugno.
Bus: n° 14 e n° 34


Programma:

- Lunedì 14 giugno: ATLETICA dalle 15.00 alle 18.00
- Martedì 15 giugno: CALCIO A 5/7 dalle 15.00 alle 18.00
- Mercoledì 16 giugno: TENNIS - GOLF dalle 15.00 alle 18.00
- Giovedì 17 giugno: BEACH VOLLEY - TENNIS TAVOLO dalle 15.00 alle 18.00
- Venerdì 18 giugno: FESTA FINALE e TORNEI dalle 16.00 alle 20.00
in centro e in alcuni parchi di Torino dove i giovani, tra i 14 e i 25 anni, e gli studenti delle scuole superiori potranno praticare gratuitamente sport tradizionali come attività di propaganda senza fini agonistici.

Trattandosi di un’attività di propaganda, non è richiesto il certificato medico; l’evento è assicurato per la responsabilità civile ma l’organizzazione non è responsabile di eventuali malori dei partecipanti.

INFO: http://www.comune.torino.it/infogio/sportandthecity/
Prescrizioni e informazioni:
Stefano Fedato
Tel. 011.6056231 - Cell. 340.4252648
Mail. stefano.fedato@custorino.it

Cus Torino
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E' arrivata la SCHOOL OF METAL e vi travolgera a suon di decibel!!

27-maggio - Evento musicale fuori dalle righe, nel classico stile di Joey Tassello and the excellent adventure, da non perdere.

L'EVENTO :

Prendete tutto quello che sapete della storia della musica metal, dalle origini ad oggi, dalle contaminazioni di tutti i generi alle classi d'elite di musicisti ultrastramegabravi...e dimenticatevi tutto.
Perchè? Ma perchè la gita scolastica che affronterete la sera del 5 giugno vi porterà nell'ottica della vera storia del metal, non come ce la fanno leggere i magazines e le riviste specializzate. Per l'occasione le 2 classi che affronteranno la lezione saranno i Nerds e i Metalheads ( a voi capire quali sono le 2 fra i laureandi). Percio' non dimenticatevi l'autorizzazione dei genitori, perchè non vogliamo rotture di balle, altrimenti vi lasceremo con il Bidello... Appuntamento al LAPSUS in via Principe Amedeo 8 a Torino alle 21:30 , ingresso rigorosamente LIBERO! Presenzieranno alla serata : Emerito Rettore : Dott.Domenico Mungo Laureandi On Stage : Joey Tassello & The Excellent Aventure & Still Fucking Hostile Before and after the show dj set rock-metal a cura di dj MISCHA


INFO : PAGINA FACEBOOK SCHOOL OF METAL Leggi tutto...

Passaggio a NORD OVEST: Scrittori e storie in viaggio

E' partita giovedì 20 maggio l'iniziativa Passaggio a NORD OVEST Scrittori e storie in viaggio.
Iniziativa dello SBAM ( Sistema Bibliotecario Area Metropolitana Torinese) e della Regione Piemonte, prevede incontri con autori in diverse città della zona Ovest di Torino.
Il primo appuntamento è stato giovedì 20 maggio 2010, presso la Biblioteca Civica di Druento,dove Alessandro Perissinotto ha presentato il suo ultimo libro "PER VENDETTA".
Sul suo sito dichiara: "Dopo sette polizieschi, ho deciso di abbandonare le trame gialle perchè sentivo di dover raccontare una storia che sfugge alle logiche dell'investigazione e attinge profondamente alla realtà, una storia sulle ferite che la violenza lascia aperte nelle vittime e che nessun perdono può guarire.
I fatti si svolgono nell'Argentina dei nostri giorni, ma le ferite sono quelle lasciate dalla dittatura militare.
Come i precendenti, anche questo romanzo è attraversato da una continua ricerca della verità, ma non ci sarà più un detective,non ci saranno crimini da svelare, perchè i crimini della dittatura li ha già svelati la Storia; tutto ciò che i protagonisti dovranno fare sarà sanare quelle ferite, nel modo più crudele, sfiorando il confine con la follia."
Il libro narra di Efrem Parodi, trentacinque anni, che è il nuovo professore di Storia contemporanea della Piccola Città, nel nord-ovest dell'Argentina.
Quando arriva in Sudamerica vuole solo inseguire il miraggio di un Nuovo Mondo, dimenticare il proprio passato e lo squallido presente dell'Italia. Alicia, seduta in prima fila, è l'alunna più brillante del corso.
Lui ha il carisma, lei una bellezza selvatica che non lascia scampo. I due si osservano, poi si cercano con gli occhi e poi lo sguardo non basta più: quando infine si accende, la loro passione sembra assorbirli totalmente e placare le inquietudini di entrambi. Ma sotto quel carisma e quella bellezza si nascondono tragedie irrisolte, ferite aperte e profonde come quelle che ancora lacerano il continente sudamericano. E se le ferite tornano in superficie, l'amore si trasforma in follia.
Mossi da una comune ossessione, Efrem e Alicia si spingeranno fino alla 'fin del mundo', in una ricerca destinata a riannodare i fili che uniscono l'Italia all'Argentina, i fili dell'emigrazione ma anche quelli che legano la P2 di Licio
Gelli e il Vaticano alla feroce dittatura militare degli anni Settanta.
Alessandro Perissinotto nasce a Torino nel 1964. Pratica vari mestieri e, intanto, si laurea in Lettere nel 1992 con un tesi in semiotica.È docente nell'Università di Torino e alla narrativa approda nel 1997 con il romanzo poliziesco "L’anno che uccisero Rosetta" (Sellerio), al quale fa seguito, nel 2000, "La canzone di Colombano" (Sellerio) e "Treno 8017".
Nel 2004, pubblica per Rizzoli, "Al mio giudice" (Premio Grinzane Cavour 2005 per la Narrativa Italiana).
Nel 2006 pubblica "Una piccola storia ignobile" con la quale, inizia la trilogia che ha come protagonista Anna Pavesi a cui segue "L'ultima notte bianca".
Nel 2008 la riflessione sul poliziesco si sviluppa anche in forma saggistica con "La società dell’indagine" (Bompiani), mentre la sua produzione narrativa si arricchisce con il terzo volume della saga di Anna Pavesi: "L’orchestra del Titanic" (Rizzoli).
Il prossimo appuntamento sarà giovedì 27 maggio 2010 alle ore 21, presso il Salone Parrochiale, a LA CASSA (TO) in Via Cavalier Rolle 5.
Interverrà Davide Longo che presenta il suo libro "L'UOMO VERTICALE" (FANDANGO).
Nato a Carmagnola, nei pressi di Torino, nel 1971, è scrittore, documentarista e insegnante.
I suoi romanzi "Un mattino a Irgalem" (Premio Grinzane Opera Prima 2001 e Premio Via Po) e "Il Mangiatore di pietre" (Premio Città di Bergamo e Premio Viadana 2004) sono stati pubblicati da Marcos y Marcos. Per Corraini, dopo "La vita a un tratto" (2006) e "Lettera prima" (2007) ha scritto il libro per bambini "Pirulin senza parole",
con Chiara Carrer, inoltre, ha curato la raccolta "Racconti di montagna" (Einaudi, 2007).
Acclamato dalla critica fra i migliori autori italiani degli ultimi anni, collabora con la Scuola Holden di Torino e insegna lettere in un piccolo paese tra le colline del Roero. È stato tra gli autori di Scritture Giovani 2002.
"L'uomo verticale" narra di Leonardo, scrittore e professore universitario.
Dopo lo scandalo che ha distrutto la sua vita familiare e la sua carriera letteraria, si è ritirato nel piccolo paese natale dove conduce un'esistenza ritirata e solitaria. I tempi in cui era un padre felice, le sue lezioni affollate e le sue letture che riempivano i teatri, sono lontani: Leonardo da sette anni non scrive e non ha notizie della moglie e della figlia.
Ma non è solo la sua vita ad aver subito un tracollo. Nel paese dilaga la barbarie. Rapine, sopraffazioni, omicidi, bande.
L'esercito che tutti pensavano impegnato a bloccare l'invasione degli "esterni" è allo sbando.
La gente ha paura e si arma: nascono ronde e corpi armati per difendere le frontiere, le città, le case.
I telefoni smettono di funzionare, la televisione di fornire notizie, le banche di erogare denaro. L'ondata di violenza giunge anche fra le colline dove Leonardo ha cercato rifugio, costringendolo a fare i conti con il nuovo mondo e la sua spietatezza.
Unica via di scampo sembra essere la fuga a occidente. Inizia così un viaggio pieno di insidie, avventure, drammi che porterà il protagonista a sperimentare sulla sua pelle l'evoluzione dell'odio, del coraggio e del male.
Davide Longo, tra le voci più importanti della nuova narrativa, scrive un romanzo sul nostro paese senza mai nominarlo, un luogo dove l'odio comanda, unisce e divide gli uomini ridotti a distruggersi e umiliarsi per sopravvivere. Leggi tutto...

mercoledì 26 maggio 2010

Crac Madoff: le banche per recuperare fiducia sborseranno 15 miliardi

26 Maggio -
La grande maggioranza degli investitori europei vittime del truffatore del secolo Bernie Madoff riavranno indietro almeno i soldi versati, grazie agli accordi extragiudiziali che sono stati raggiunti tra il pool di studi legali che li rappresentano e un gran numero di banche internazionali responsabili di aver piazzato sul mercato la finta gestione della società newyorkese. Il classico «schema Ponzi» architettato da Madoff, in cui i soldi dei nuovi clienti venivano usati per remunerare gli interessi ai vecchi, ha prodotto alla fine 65,8 miliardi di dollari di perdite «di carta» agli investitori e procurato al suo ideatore, ultrasettantenne, una storica condanna a un secolo e mezzo di galera. Le transazioni interessano 720mila risparmiatori che recupereranno circa 15,5 miliardi di dollari, secondo quanto Javier Cremades, dello studio legale Cremades & Calvo-Sotelo di Madrid, ha detto al New York Times. Cremades è stato un anno fa tra i promotori del network di 5mila avvocati in 25 paesi che, per la loro assistenza ai truffati al di fuori degli Stati Uniti, hanno finora guadagnato 65 milioni di dollari in commissioni sui risarcimenti. Gli accordi coprono per ora l’80% circa dei clienti e la somma di 15,5 miliardi complessiva è circa pari, ha spiegato Cremades, all’intero ammontare realmente versato dagli investitori, depurato cioè dei «guadagni» inesistenti che la Madoff Securities riportava nei suoi documenti menzogneri. In un solo caso, quello della Banca del Kuwait, la transazione raggiunta alcuni mesi fa ha compreso sia il capitale sia l’incremento che figurava sui rendiconti, per un totale di 50 milioni di dollari da 20 clienti. Al Banco Santander la pace con le vittime è stata raggiunta nel 2009 con un meccanismo finanziario più complesso: i clienti della banca spagnola, terza vittima mondiale per esposizione a Madoff, avevano perso 2,89 miliardi di dollari e sono stati rimborsati con titoli privilegiati redimibili in 10 anni ad un tasso del 2%. Le banche e le finanziarie che non hanno fatto finora offerte di accordo amichevole sono nove: Credit Suisse, Vontobel, Mirabaud, Julius Baer, Efg e Bbva in Svizzera, Banco Espirito Santo in Portogallo, l’olandese Abn Amro e la Barclays spagnola. Per alcune le trattative proseguono, hanno detto i legali, già soddisfatti del successo. «Avrei pensato che solo il 30% avrebbe accettato la transazione, ma evidentemente le banche hanno molto da investire per non distruggere la propria immagine e la capacità di collocare i loro prodotti», ha detto Cremades. «Sono sicuro che questo capita perchè siamo in un contesto in cui la fiducia nelle banche è già scarsa». Gli europei se la stanno cavando meglio degli americani nel recupero delle perdite a causa dei diversi canali usati per veicolare la truffa. Negli Usa il collocamento è avvenuto per lo più attraverso money managers, procacciatori e hedge funds, e gli investitori «indiretti» in Madoff non hanno il diritto di essere compensati dalla Securities Investors Protection Corporation, il fondo di garanzia privato istituito dalle società d’investimento per rimborsare i clienti delle società fallite.


Articolo tratto da "La Stampa"
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domenica 16 maggio 2010

Inter, scudetto numero 18 Milito-gol per il tricolore

A Siena decide la 22ª rete stagionale dell'argentino, dopo una traversa di Balotelli nel primo tempo. Per i nerazzurri è il 18° titolo, quinto consecutivo



16 maggio 2010 - Sedici e diciassette: ecco il diciotto. Non è una successione numerica scontata: ore 16.17, Zanetti penetra verso l’area e tocca per Milito. Il Principe taglia fuori il difensore con un semplice movimento del corpo, e infila di diagonale di destro. E’ il gol che vale lo scudetto numero 18 per l’Inter: la Roma resterà campione solo per 36 minuti, la 22ª rete in campionato dell’argentino la rispedisce a -2. Poi un po’ di sofferenza, prima dell’urlo "i campioni d’Italia siamo noi". Mourinho corre dentro gli spogliatoi, i giocatori saltano in campo, mentre si monta il palco per la premiazione. Il braccio di ferro è finito, ma potrebbe non essere finita: il sogno di "triplete" continua, il secondo "titulo" è in bacheca.

GOL SCUDETTO — Al gol di Milito entra in campo tutta la panchina (solo Mou mantiene un certo aplomb), mentre chi era in campo finisce sotto la curva, quella piena di interisti. E’ una festa scudetto anticipata, che verrà ripresa 30’ dopo: è anche una liberazione, perché per un’oretta un pizzico di paura viene. Il 5 maggio è stato esorcizzato: non succederà un altro patatrac, ma se succede? Il dubbio si insinua nei cuori interisti per i gol della Roma, per qualche lancio in avanti alla cieca di troppo, per alcuni balbettii "vecchio stile" dei veterani, per una paratona di Curci a inizio ripresa. Paura? Ci pensa Milito: la firma scudetto non poteva che essere sua.

LA PARTITA — Ci si aspettava un assalto alla diligenza sin dal primo minuto, invece l’Inter parte con ritmi bassi, peccando in intensità per tutto il primo tempo. Nonostante sia sottogiri, la squadra di Mourinho, schierata col solito 4-2-3-1, crea pericoli. Si parte quasi sempre da destra, con cross anche dalla trequarti, di Maicon, che vanno a pescare quasi sempre Balotelli. Mario è stato preferito a Pandev: ci prova di testa, poi fa la sponda per Milito, poi si inventa una girata al volo che colpisce la traversa (38’). Curci metterà insieme almeno quattro parate, tutte d’istinto e tutte senza tuffarsi, compresa una su un tacco di Eto’o: più centrato che miracoloso. La mossa per sbloccare la situazione è inserire la quarta punta: esce Motta. Il rischio paga, dopo il gol subito Stankovic per Balotelli.

SIENA DECOROSO, DOMINIO INTER — Nonostante l’invasione nerazzurra, il pubblico senese spinge i suoi: alle 15.41 esulta per il gol di Vucinic, prima e dopo si dispera per le occasioni fallite da Ekdal e Jajalo, e si infiamma per la bomba da fuori provata da Maccarone. Il Siena gioca: non proprio alla morte, ma almeno non si scansa. Sarà un caso, ma fra i più attivi c’è Aleandro Rosi, giallorosso in comproprietà, che sfiora persino l’1-1 con un tiro cross. Da Roma non potranno rimproverare nulla, a lui e ai suoi compagni. Ma a Verona non ci sarà festa: De Rossi e compagni gliel’hanno fatto sudare, ma l’Inter ha infilato il quinto scudetto. Un dominio: ampliarlo all’Europa è la prossima missione. L’appuntamento è fra sei giorni.


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venerdì 14 maggio 2010

Belen Rodriguez ritorna tra le braccia del rossonero Marco Borriello

14 mag 2010 - Siamo vicini ad un ritorno di fiamma? Che Marco Borriello non abbia mai dimenticato Belen è cosa nota, ma adesso è lei ad andare a bussare alla sua porta. Materialmente, si intende. Belen Rodriguez - rivela l'ultimo numero di Panorama in edicola oggi - ha infatti lasciato l'abitazione di Corona e, fatto baracche e burattini, ha chiesto ospitalità all'attaccante del Milan, suo storico ex (lasciato a causa del flirt sull'isola con il Rubicondi), che abita nel centro di Milano.

I motivi della rottura con Fabrizio Corona sarebbero legati ad una serie di incomprensioni tra i due, soprattutto dopo le dichiarazioni di estrema gelosia che lui ha rilasciato nei giorni scorsi. E adesso Belen e Marco torneranno insieme? Secondo gli amici del milanista si potrebbero addirittura sposare entro l'anno. "Marco si diverte con tutte - hanno detto ancora a Panorama - ma non ha mai dimenticato Belen. In cucina ha ancora una parete con tutte le sue foto appese".
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Inter-Bayern, 36 ore in coda per un biglietto della finale

14 maggio - Milano, via Massaua: l’indirizzo di Inter-Bayern Monaco finale di Champions League è qui e la caccia al biglietto è cominciata ieri.
Con la tensione che è salita subito alle stelle.
La vendita di 5mila tagliandi, destinati agli abbonati e agli Inter Club, ha radunato più di 150 tifosi con 36 ore di anticipo.
Domani mattina (ore 11) la Banca Popolare di Milano aprirà ufficialmente i cancelli, permettendo l’acquisto di un biglietto a testa (bisogna essere muniti di abbonamento o tessera di socio di un Inter Club, documento d’identità valido e scheda scaricata dal sito nerazzurro).Rimediate in tutta fretta delle transenne con l’aiuto dei dirigenti della banca, ieri sera sono intervenute le forze dell’ordine per permettere ai presenti di sistemarsi già in fila, dopo che si erano «autoschedati» in una lista nominativa, utile per dare la priorità e non perdere il posto.
La Bpm ha predisposto assistenza medica a partire da oggi, mentre sono stati collocati dei bagni pubblici in via Fornari. Qualcuno teme che si possa addirittura arrivare alle mani pur di accaparrarsi uno dei 5mila biglietti. Da oggi è previsto l’arrivo di oltre 20mila persone, da Taranto (tre pullman) a Bolzano (due pullman).
Il camionista in fila con i figli «Veniamo dal Sud»
C’è un camionista, disoccupato, 55 anni, con due figli. Carmine Albero viene dal Sud: «Siamo arrivati mercoledì ma qui non c’era nessuno e abbiamo deciso di tornare con due notti d’anticipo. Non ci perderemo la finale, tutti e tre abbiamo l’abbonamento». Resteranno ben posizionati dietro le transenne fino all’apertura della banca: «Non ci muoviamo, qualcuno dice che arriveranno tifosi scalmanati e cercheranno di toglierci il posto. Non ci interessa. Vogliamo i nostri tre biglietti».
La fedelissima.
Eleonora e l’amica che tifa Milan. Sembrava un oltraggio alla scaramanzia pronunciare la parola Milan. Eleonora, 28 anni, da cinque è abbonata all’Inter («Sempre in curva») e ha sfidato i due giorni di coda portandosi un’amica: «Sì, ma lei il biglietto non può prenderlo, è del Milan». Appunto. In coda con il nemico, in molti si sono chiesti che senso avesse. «Non volevo fare la fila da sola. A volte si può chiudere un occhio». Eleonora è convinta di prendere il biglietto: «L’importante è il posto al Bernabeu».
Lo studente cinese in Polonia: «La mia fede nata davanti alla tv»È nato in Cina, vive in Polonia (studia giurisprudenza). Rer Yamy, 21 anni, indossa la maglia nerazzurra: «Saranno due giorni lunghi, ma per la mia squadra farei questo e altro». Nessun dubbio su come finirà a Madrid: «Vinciamo noi, 3-1 e tutti a casa». Poi si sbilancia anche sui marcatori: «Eto’o due gol e Stankovic: mi fanno impazzire». La sua passione per l’Inter è cominciata da piccolo, suo padre guardava in tivù il campionato italiano, gli è piaciuto l’accostamento dei colori: «Ora questa è la mia fede».
L’avvocato: «Ho bigiato il lavoro da qui non mi sposto»Ieri l’avvocato non si è presentato in studio. La segretaria rispondeva: «È malato, torna lunedì». Invece, no. L’avvocato, 35 anni, milanese, ha bigiato il lavoro ed era già in fila, documenti alla mano, per acquistare il biglietto. «Non ci andrò neanche domani (oggi, ndr) al lavoro – dice Marco, l’avvocato –, sono in coda, non mi sposto da qui». Mangiare? «Chiamiamo le pizzerie: uno ha tentato di venderci una margherita a 15 euro». Anche questo, in fondo, è Inter-Bayern.

Articolo di FABRIZIO COMETTI tratto da "La Stampa"
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JUVE: sarà Del Neri il nuovo allenatore del club bianconero

14 maggio - TORINO- Ultimo a scendere in pista, ha vinto la gara, da fantastico outsider: Luigi Del Neri, 59 anni, sarà il prossimo allenatore della Juventus. Il futuro diventerà indicativo presente all’inizio della prossima settimana, quando l’accordo raggiunto l’altra sera finirà sotto gli autografi: contratto annuale, con l’opzione per il secondo anno, a circa due milioni di euro a stagione, più o meno la cifra alla quale la Samp gli aveva proposto il rinnovo. In ogni caso un bel ritocco rispetto allo stipendio attuale, sul milione, lievitabile di circa 300.000 euro con i premi (che intascherà con l’arrivo in Europa). Da subito, ha preferito la sfida bianconera, anche se alla Samp, e solo alla Samp, comprensibilmente vuole pensare fino a domenica pomeriggio: da afferrare c’è ancora una clamorosa qualificazione alla Champions League. Solo dopo verrà il tempo degli addii, e degli annunci.Ha messo il silenziatore pure la Juve, per fare il minor danno possibile in casa altrui, visto che tra i due club (e proprietà) da anni c’è un ottimo rapporto. La cautela è dunque dovuta a questo e, fino a ieri, alle (pochissime) chance di raggiungere Cesare Prandelli, l’altro candidato per la panchina bianconera: il diretto interessato avrebbe accettato, ma la situazione ambientale e i robusti dubbi dei Della Valle rendevano la trattativa difficilmente percorribile, almeno in tempi brevi. Considerando pure che per il tecnico viola meglio asfaltata pare la strada verso la Nazionale. Detto che il traguardo di ogni trattativa, e nel pallone di più, è tagliato con la firma e il deposito del contratto, una sterzata ora pare davvero improbabile: nonostante ce ne siano stati, di slalom, da Rafa Benitez in poi. Scivolando, s’è arrivati fino a Del Neri: certo, pure scorrendo una hit di preferenze, come da sempre si fa negli affari, ma non solo per questo. E l’ha garantito subito Andrea Agnelli, futuro presidente juventino, parlando al tecnico: «Abbiamo fiducia in lei».Non si tratta solo dell’allenatore sopravvissuto, insomma. Riducendo il confronto agli ultimi due sfidanti: Prandelli poteva avere più appeal, in società e tra robuste fette del popolo bianconero, ma paragonando i risultati della stagione, non c’è partita. Soprattutto in rapporto agli investimenti fatti da Fiorentina e Samp. Non dev’essere un caso che sul tecnico doriano avesse piantato gli occhi pure una volpe come Pantaleo Corvino. All’alba dei sessant’anni, che compirà il 23 agosto, Del Neri avrà così la sfida più grande della carriera: meritata, viene da dire, perché conquistata dopo aver perlustrato altre sedici squadre, dai dilettanti alla serie A. In tempi di folgoranti, e a volte deludenti, carriere, non pare roba da poco. L’annuncio di Del Neri e quello di Beppe Marotta, la prossima settimana, sarà solo il primo passo di una profonda ristrutturazione della società, pianificata da Andrea Agnelli. Appena insediato nel cda previsto appena finito il campionato, il neo presidente sarà impegnato fin da subito. In uscita ci sarà l’attuale vice direttore generale Roberto Bettega, con il quale verrà transato il contratto (fino al 2012), così come si sta trovando un accordo con il direttore sportivo, Alessio Secco. Quest’ultima carica dovrebbe sparire dal club, perché il braccio destro di Marotta, sarà Fabio Paratici, attuale capo degli osservatori della Samp: in bianconero avrà gli stessi gradi, ma pure il compito di coordinatore dell’area tecnica. Da valutare ci sono anche le posizioni del direttore commerciale Marco Fassone e del team manager Daniele Boaglio.

Articolo tratto da "La Stampa"
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giovedì 13 maggio 2010

Fini: no marmellate politiche, nessuna intenzione dimettermi



13 Maggio -CASTIGLION FIORENTINO (AREZZO) - Gianfranco Fini conferma di non avere alcuna intenzione di dimettersi da presidente della Camera e aggiunge di non credere alle 'marmellate politiche' nelle quali 'alla fine i sapori sono tutti uguali'. Durante un incontro sui temi dell'immigrazione, Fini difende la legge che ha firmato con Umberto Bossi e dice che cambierebbe solo la norma che limita a sei mesi il tempo per un immigrato che deve trovare un lavoro per avere il permesso di soggiorno: Vista la congiuntura, eleverei questo periodo ad almeno un anno. Quanto alla cittadinanza, concederla anche dopo un valido ciclo di studi.
CHI PENSA A IMBOSCATE NON HA CAPITO NULLA - ''Chi pensa che il gruppo di parlamentari che si riconosce attorno alle questioni che io pongo possa avere come obiettivo quello di far cadere il governo, di tendere imboscate, di rendere piu' difficile l'azione di governo, non ha capito assolutamente niente''. Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini, oggi pomeriggio, a Castiglion Fiorentino, nel corso di un incontro con esponenti locali di Generazione Italia, rispondendo ad alcune domande sui prossimi impegni parlamentari della maggioranza di governo. Il presidente della Camera e' oggi nel paese aretino per prendere parte alla cerimonia d'inaugurazione della nuova sala consiliare del comune. Fini aveva poco prima precisato che ''i deputati e i senatori che ritengono fondate alcune delle mie osservazioni hanno ben chiaro che il loro preciso dovere e' quello di rispettare il programma che tutto il Pdl ha presentato al popolo italiano, perche' a partire da me siamo stati eletti tutti sulla scorta di un programma e questo va rispettato''.




Notizia ANSA
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Belen, l'argentino ed il video hot: il Corona furioso

La burrascosa storia tra Belen Rodriguez e Fabrizio Corona torna sotto i riflettori e questa volta a suscitare clamore è un video, decisamente hot, in cui la showgirl argentina "si intrattiene" con un un ragazzo del suo Paese.

Il filmato porno sarebbe stato girato otto mesi fa e di nascosto, con il chiaro intento di trarre un cospicuo guadagno dalla vendita. L'argentino c'era quasi riuscito e il primo acquirente sembrava essere proprio lui, Corona. L'episodio è raccontato con tanto di dettagli nel prossimo numero di Diva e donna. L'agente dei fotografi, che conosce l’ambiente di paparazzi, foto e filmati rubati e trattative segrete per impedirne la diffusione, scopre l'esistenza del video e contatta il venditore, senza rivelare la sua identità. Si presenta all’incontro all’Osteria del corso di Milano e lui e Belen affrontano gli intermediari.

Ma l'incontro finisce in rissa: Corona, accompagnato da una decina di amici, si lascia andare a parole grosse, per poi menarsi con il fidanzato della ragazza. Qualcuno cerca di separarli, quando arriva anche una furiosa Belen, che insulta pesantemente la ragazza, dandole della poco di buono. Il tutto alla presenza dei fotografi, giunti di corsa per immortalare la scena.
Al giornale Corona difende la fidanzata e il suo onore: “Belen non mi ha tradito, quel video risale a quando lei era minorenne. E ha sporto denuncia”.

Adesso è caccia al filmato….
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Simple Minds: il 28/7 a Torino nell'unica data italiana della rockband scozzese

13 maggio 2010 - I Simple Minds tornano a calcare i palchi italiani il 28/7 alla Reggia di Venaria di Torino, dopo l'uscita di Graffiti Soul, a maggio 2009.E anche dopo la prima parte del Graffiti Soul tour che li ha portati anche in Italia per 4 concerti lo scorso novembre. La scaletta dei concerti sara' incentrata sui numerosi successi che caratterizzano il catalogo dei Simple Minds, tra cui I travel, Love song, Promised you a miracle. La band scozzese proporra' anche anche brani tratti da Graffiti Soul.
I biglietti saranno disponibile da oggi presso tutti i circuiti di prevendita autorizzati.


Costo dei Biglietti:

36 euro per la tribuna numerata, più diritti di prevendita ed eventuali commissioni addizionali.

28 euro per il parterre, più diritti di prevendita ed eventuali commissioni addizionali.

(ansa)
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Forlan super, Euroleague all'Atletico. Il Fulham di Hodgson sconfitto dopo 120'

13 maggio 2010 - AMBURGO
Nell’albo d’oro della neonata Europa League, fino al 2009 Coppa Uefa, l’Atletico Madrid succede allo Shakhtar Donetsk di Mircea Lucescu. Gli spagnoli hanno sconfitto 2-1 l’irriducibile Fulham dopo i tempi supplementari. Ha risolto una doppietta dell’uruguaiano Diego Forlan, in un clima di sportività, in campo e fra il pubblico. La finale di Amburgo, battuta da una pioggia nervosa, è stata godibile e ben diretta da Rizzoli, che non può non aver avvertito lo sbalzo di lealtà rispetto alla guerriglia di Roma-Inter di Coppa Italia.


Soffuso equilibrio, ha vinto la squadra con maggior qualità. Da una parte, il Fulham di Roy Hodgson, dodicesimo in Premier e giustiziere della Juventus negli ottavi (1-3, 4-1); dall’altra, l’Atletico Madrid, nono nella Liga (a un turno dal termine) e finalista pure della Coppa del Re, la squadra che ha concesso asilo politico all’ex bianconero Tiago, ieri manco in panchina. Le emozioni non sono mancate. Atletico in vantaggio al 32’, con Forlan, in leggero fuorigioco, su tiro svirgolato di Aguero; Fulham in quota al 37’, con il gallese Davies, in capo a un’azione confusa ma cocciuta. Ripresa meno spumeggiante, supplementari quasi obbligati; all’11’ del secondo, la svolta, da Aguero a Forlan, colpo di tacco e iellatissima carambola di Hangeland. Per la cronaca Forlan aveva già eliminato il Liverpool in semifinale, una rete all’andata (1-0) e un’altra, fondamentale, al ritorno (1-2 dts).

Allenato da Quique Sanchez Flores, l’Atletico non conquistava un trofeo europeo dal 1962, quando soffiò la Coppa delle Coppe alla Fiorentina. Per Hodgson si tratta della seconda Coppa sfiorata, dopo l’Uefa che, da allenatore dell’Inter, perse ai rigori contro i tedeschi dello Schalke nel 1997 a San Siro. La Spagna non scherza: dal 2004 a oggi, di sette edizioni dell’Uefa/Europa League ne ha portate a casa la bellezza di quattro: una con il Valencia, due con il Siviglia, una con l’Atletico. L’epilogo di Europa League ha rispettato la liturgia del mercoledì. Bayern-Inter di Champions avrà luogo al Bernabeu di Madrid sabato 22 maggio.

(la stampa)
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Cultura: nel 2009 più di un italiano su due non ha letto alcun libro


13 maggio - Più di un italiano su due non ha letto alcun libro nel corso del 2009 e, tra chi legge, la maggioranza non va oltre i tre libri all'anno. E' questa la fotografia che emerge dalla sezione dedicata alla lettura in Italia dell'indagine Istat sugli "Aspetti della vita quotidiana". I dati evidenziano che 2009 il 45,1% della popolazione di 6 anni e più (oltre 25 milioni e 300 mila persone) dichiara di aver letto almeno un libro. La quota più alta di lettori si riscontra tra la popolazione di 11-17 anni (oltre il 58%), con un picco tra gli 11 e i 14 anni (64,7%), e decresce all'aumentare dell'età. Già a partire dai 35 anni la quota di lettori scende sotto il 50%, per diminuire drasticamente dai 65 anni in poi e raggiungere il valore più basso tra la popolazione di 75 anni e più (22,8%). Si tratta, nel complesso, di numeri che segnano un passo avanti rispetto al 2008, ma che evidenziano pure la perdurante debolezza dei lettori nel nostro Paese: il 55% continua a non leggere e anche tra i lettori il 44,9% dichiara di aver letto fino a 3 libri nell'ultimo anno, mentre solo il 15,2% ne ha letti 12 o più. Per quanto riguarda la descrizione del lettore tipo, i dati Istat evidenziano che le donne leggono più degli uomini: le lettrici, infatti, sono il 51,6% rispetto al 38,2% dei lettori. Le differenze di genere sono presenti in tutte le fasce di età e risultano molto forti tra i 20 e i 24 anni, dove la quota di lettrici supera il 66%, mentre quella dei lettori si attesta al 39,2%. Le differenze di genere si annullano solo per le persone con 75 anni e più, fascia di età in cui dichiarano di leggere nel tempo libero il 23,3% degli uomini e il 22,5% delle donne. Il titolo di studio influisce fortemente sui livelli di lettura: si va da un massimo dell'80,6% tra i laureati a un minimo del 28,4% tra chi possiede la licenza elementare o nessun titolo di studio. Se poi si tiene conto della condizione professionale, livelli di lettura superiori alla media si evidenziano, per le persone di 15 anni e più, tra dirigenti, imprenditori e liberi professionisti (62,7%), studenti (65,2%), direttivi quadri e impiegati (68,1%). Al contrario, i più bassi livelli di lettura si registrano tra gli operai (30,6%), i ritirati dal lavoro (33,2%) e le casalinghe (35,9%). A livello territoriale, le quote più alte di lettori di libri si registrano al Nord, dove quasi il 52% della popolazione di 6 anni e più ha letto almeno un libro nei 12 mesi precedenti l'intervista, e al Centro (48%). Nel Sud e nelle Isole, invece, la quota di lettori scende rispettivamente al 34,2% e al 35,4%. Esiste, inoltre, una significativa variabilità regionale nei livelli di lettura: se Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia fanno registrare livelli di lettura superiori al 56%, Marche, Umbria e tutte le regioni del Mezzogiorno si attestano al di sotto della media nazionale. In particolare, agli ultimi posti si collocano Calabria (34,3%), Puglia (33,1%), Campania (32,9%) e Sicilia (31,5%). Relativamente al tipo di comune, si nota una maggiore diffusione di lettori nei centri e nelle aree di grande urbanizzazione, con una progressiva riduzione nella quota dei lettori nei centri via via più piccoli: si passa, infatti, dal 51,3% nei comuni centro dell'area metropolitana al 40,5% nei centri da 2.001 a 10.000 abitanti.

Articolo tratto da "La Stampa"
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mercoledì 12 maggio 2010

Torino in musica : tutti i concerti in Torino e provincia

12 maggio 2010 - L'arrivo della bella stagione infittisce gli appuntamenti musicali di Torino e provincia. Il panorama vede nuove proposte, sia artistiche che organizzative; vedremo così esibirsi artisti del calibro di Marco Mengoni, vincitore dell'ultima edizione di X-Factor, i Fucked Up che saranno spalleggiati dai Bud Spencer Blues, e molti altri ancora.
Ricordiamo che, a fine giugn
o, la città di Collegno ospiterà per la prima volta il festival "Gods of Metal", manifestazione, che negli anni passati, ha visto sfilare sui propri palchi gruppi internazionali, quali : Iron Maiden, Dream Theater, Slipknot, Ozzy Osbourne, e tanti altri.

Di seguito riportiamo luogo, data e
prezzi dei principali eventi.

GIOVANNI ALLEVI
info su
: http://www.teatrocolosseo.it
Teatro Colosseo

via Madama Cristina 71 - Torino
Biglietti: da € 27,60 a € 38,80

Data : Mar 11 / Mer 12 Maggio 2010

SU
D SOUND SYSTEM
info su: http://www.hiroshimamonamour.org
Hiroshima Mon Amour
Via Bossoli 83 - Torino
Biglietti: € 15
Data : Ven 14 Maggio 2010


ANDREA
MIRO'
info su: http://www.teatroleserre.it
Teatro le Serre

via Tiziano Lanza 31
Grugliasco (To)
Biglietti: € 10

Data : Sab 15 Maggio 2010



FOLKLA
ND FOR EMERGENCY 2010 con BIFOLC, FILID, PARANZA DEL GECO, GAI SABER
Otto ore di musica e danze per raccogliere fondi dedicati all' ospedale di Emergency a Lashkar-gah in Afganistan
info su: http://www.emergency.2you.it/
Maison Musique

via Rosta 23 - Rivoli (To)

B
iglietti: € 10
Date : Dom 16 Maggio 2009


GIANLUCA G
RIGNANI
info su: http://www.setup-live.com
Teatro Colosseo

via Madama Cristina 71 -
Torino
Biglietti: da € 20,70 a €
32,20
Date : Lun 17 Maggio 2010




IRENE GRA
NDI
info su:
http://
www.teatrocolosseo.it
Teatro Colosseo

via Madama Cristina 71 - Torino
Biglietti: da € 29,35 a
46,90
Date : Gio 20 Maggio 2010


MARCO
MENGONI
info su:
http
://www.setup-live.com
PalaOlimpico (Isozaki)
corso Sebastopoli 123 - Torino

Biglietti: da € 23

Date : Ven 21 Maggio 2010





BOBBY MC FERRIN
info su
: http://www.unionemusicale.it
Auditorium del Lingotto
via Nizza 280 - Torino
Biglietti: d
a € 20 a € 32
Date : Dom 23 Maggio 2010




MELODY FALL
info su:
http://www.teatroleserre.it
Teatro le Serre
via Tiziano Lanza 31 Grugliasco (To)
Biglietti: € 5

Date : Ven 28 Maggio 2010



PAOLO N
UTINI
info su: http://www.teatrodellaconcordia.it
Teatro della Concordia
corso Puccini Venaria Reale (To)
Biglietti: € 27 più prevendita

Date : Gio 3 Giugno 2010




ALICE IN CHAINS
info su:
http://www.radar.it
Colonia Sonora 2010

Collegno Parco della Certosa Reale - Corso Pastrengo 1
Biglietti: € 30 + € 4,50 prevendita
Date : Mer 9 Giugno 2010




IGNITE
info su:
http://www.radar.it
Colonia Sonora 2010

Collegno Parco della Certosa Reale - Corso Pastrengo 1
Biglietti: € 10 + € 2 prevendita
Date : Gio17 Giugno 2010


DEFTONES
info su:
http://www.radar.it
Colonia Sonora 2010

Collegno Parco della Certosa Reale - Corso Pastrengo 1
Biglietti: € 32 + € 4,80 prevendita
Date : Mar 22 Giugno 2010


GODS OF METAL
info su: http://www.radar.it
Colonia Sonora 2010

Collegno Parco della Certosa Reale - Corso Pastrengo 1
Biglietti: 1 Giorno € 40 + € 6 prevendita / 3 Giorni € 80 + € 12 prevendita
Date : Ven 25, Sab 26 e Dom 27 Giugno 2010




PHOENIX
info su:
http://www.ticketone.it
Reggia di Venaria
via Don Sapino 12 Venaria Reale (To)
Biglietti: da € 36,80

Date : Dom 4 Luglio 2010


DALLA&DEGREGORI
info su:
http://www.setup-live.com
Reggia di Venaria
via Don Sapino 12 Venaria Reale (To)
Biglietti: da € 28,75 a € 69

Date : Lun 5 Luglio 2010


MASSIVE ATTACK
info su:
http://www.setup-live.com
Reggia di Venaria
via Don Sapino 12 Venaria Reale (To)
Biglietti: da € 34,50 a € 46

Date : Mar 6 Luglio 2010


COHEED AND CAMBRIA
info su:
http://www.radar.it
Colonia Sonora 2010

Collegno Parco della Certosa Reale - Corso Pastrengo 1
Biglietti: € 13 + € 2 prevendita
Date : Mer 7 Luglio 2010


THE CRANBERRIES
info su: http://www.setup-live.com
Reggia di Venaria
via Don Sapino 12 Venaria Reale (To)
Biglietti: da € 34,50 a € 41,40

Date : Gio 8 Luglio 2010


GIGI D'ALESSIO
info su:
http://www.setup-live.com
Reggia di Venaria
via Don Sapino 12 Venaria Reale (To)
Biglietti: da € 25,30 a € 32,20

Date : Lun 12 Luglio 2010


CORRADO GUZZANTI
info su:
http://www.setup-live.com
Reggia di Venaria
via Don Sapino 12 Venaria Reale (To)
Biglietti: da € 28,75 a € 46

Date : Mar 20 Luglio 2010


FUCKED UP + MONOTONIX + BUD SPENCER BLUES EXPLOSION + DISTANTI
info su: http://www.spazio211.com
Spazio 211

via Cigna 211 - Torino

Biglietti: € 20 + prevendita

Date : Gio 22 Luglio 2010


KINGS OF CONVENIENCE
info su:
http://www.hiroshimamonamour
Reggia di Venaria
via Don Sapino 12 Venaria Reale (To)
Biglietti: da € 20 a € 30

Date : Ven 23 Luglio 2010


ELIO E LE STORIE TESE
info su:
http://www.radar.it
Colonia Sonora 2010
Collegno Parco della Certosa Reale - Corso Pastrengo 1
Biglietti: € 20 + € 3 prevendita
Date : Ven 23 Luglio 2010


LITFIBA
info su:
http://www.radar.it
Colonia Sonora 2010

Collegno Parco della Certosa Reale - Corso Pastrengo 1
Biglietti: € 32 + € 4 prevendita
Date : Lun 26 Luglio 2010


U2
360° Tour
info su: http://www.ticketone.it
Stadio Olimpico
- Torino
Biglietti: da € 34,50 a € 287,50

Date : Ven 6 Agosto 2010


MICHEAL BUBLE'
info su:
http://www.ticketone.it
Palatorino (Ex Mazdapalace)

Corso Ferrara 33 - Torino

Biglietti: da € 43,70 a € 103,50

Date : Gio 21 Ottobre 2010


SUPRETRAMP
info su:
http://www.ticketone.it
PalaOlimpico (Isozaki)

corso Sebastopoli 123 - Torino

Biglietti: da € 39,10 a € 46

Date : Sab 23 Ottobre 2010


LADY GAGA
The Monster Ball Tour

info su:
http://www.livenation.it
e su
http://www.ticketone.it
PalaOlimpico (Isozaki)

corso Sebastopoli 123 - Torino
Biglietti: da € 57,50 a € 97,75

Date : Mar 9 Novembre 2010


Samuel
Foto tratte dal WEB
Notizie http://www.comune.torino.it/infogio/concerti.htm

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Del Neri o Prandelli: alla Juve, il problema resta Diego

12 maggio 2010 - Tra una settimana l'investitura del nuovo allenatore.
Juve, con Del Neri o Prandelli il problema rimane Diego.
I due candidati alla panchina bianconera faticheranno a collocare il brasiliano.

Che a Beppe Marotta e Fabio Paratici, nuova cabina di regia bianconera, toccherà un gran lavoro pare l’unica certezza in giorni dove altre, ancora, non s’avvistano. A occhio, la Juve si appresta infatti a un mercato mica solo di qualità, ma pure di quantità, per numero di giocatori interessati, in entrata e uscita. Chiunque sia l’allenatore che verrà assunto, Luigi Del Neri o Cesare Prandelli, ai quali ormai s’è ridotta la lista. Dalla collocazione sul prato di Diego all’investitura di un regista, o facente funzioni, fino all’arruolamento di assaltatori laterali.

Per quanto riguarda il tecnico è definita la tempistica, una settimana, dieci giorni al massimo, non ancora l’identità. Del Neri resta il più avvicinabile, e pure per questo probabile, perché ha il contratto con la Samp in scadenza: e davanti all’accoglimento delle sue richieste (quasi il doppio dell’ingaggio attuale, sugli 800.000 euro) da parte del presidente Garrone, ha preso tempo, rinviando la firma. Aspetta la Juve, come prima opzione, ma l’hanno sondato pure Fiorentina e Parma. Interpellato sull’argomento, Garrone l’ha rinviato: «Dell’allenatore si parlerà la settimana prossima».


Qualche parola in più, con ironia, sul suo attuale amministratore delegato, Marotta, ormai traghettato alla Juve: «Non so se ha già firmato. Anzi: se avete qualche notizia certa, telefonatemi. In tutte le mie aziende ho sempre scelto di delegare, ma quando questa delega non viene applicata la revoco. Delle decisioni di Marotta comunque non so veramente nulla». E dire che qualche settimana fa, proprio il numero uno doriano, aveva sostanzialmente dato l’approvazione. Per l’inizio della prossima settimana, ha pianificato le mosse decisive anche la Juve. In menù c’è giù un incontro con Del Neri, a meno che non si sblocchi la situazione di Prandelli, ora prigioniero «di quelle cinque righe di comunicato» con le quali promise fedeltà alla Fiorentina, racconta chi lo conosce bene. Il gran ripensamento, o tradimento visto dal popolo viola, potrebbero trovarlo allora solo le due proprietà, perché questo è un affare «che passa sopra la testa dei dirigenti», si osservava ieri a Torino e Firenze.

Una cosa, i due candidati hanno in comune: entrambi verrebbero di corsa alla Juve. Entrambi, poi, richiederebbero modifiche strutturali all’attuale squadra. Nel 4-4-2 brevettato da Del Neri un trequartista ha difficilmente trovato posto, tranne Doni nell’anno dell’Atalanta: che però ha caratteristiche ben diverse da Diego. L’utilizzo del brasiliano pare difficoltoso pure nei piani strategici di Prandelli, seppure il tecnico abbia frullato diversi assetti, dal 4-2-3-1 al 4-3-3 e impiegato gente di fantasia come Mutu e Jovetic: ma anche questi due hanno indole, corsa e fisico decisamente diverse da Diego. Per non parlare della spinta sulle corsie, dove gli unici abili paiono De Ceglie e Caceres: il resto dovranno scovarli Marotta e Paratici.

La Stampa

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