giovedì 6 maggio 2010

Crisi Grecia: anche l'Italia è uno dei Paesi Europei a rischio


6 mag 2010 - Duello Moody's Banca d'Italia La crisi finanziaria della Grecia rappresenta un rischio di contagio importante per le banche di diversi Paesi europei, tra cui il Portogallo, la Spagna, l'Italia e il Regno Unito. Un report dell'agenzia di rating Moody's citato da France Presse getta nuove ombre sull'Europa proprio all'indomani dei morti di Atene, mentre le Borse europee cercano un difficile recupero. Banca d'Italia esclude che il nostro paese possa essere considerato a rischio. "Il sistema bancario italiano è robusto, il deficit di parte corrente è basso, il risparmio è alto, il debito complessivo di famiglie, imprese e Stato è basso rispetto ad altri paesi, il debito netto nei confronti dell'estero è basso. Tutto ciò rende il caso dell'Italia diverso da quello di altri aesi", ha affermato una fonte della banca centrale. Serve un'Europa diversa Con una lettera pubblicata dal quotidiano francese Le Monde il candelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy hanno scritto una lettera congiunta in cui chiedono a Bruxelles il rafforzamento della governance economica europea per salvare l'euro.

Primo test superato da Madrid
Il governo spagnolo ha collocato bond a 5 anni per 2,345 miliardi di euro a un tasso medio del 3,532%, nettamente più alto di quello del 2,81% del marzo scorso, quando ha piazzato titoli pubblici per 4,5 miliardi di euro. Quello di oggi era un test chiave per Madrid, poiché si tratta del primo grosso collocamento di titoli pubblici dopo il taglio del rating da parte di Standard And Poor's.

Ad Atene
Il ministro delle Finanze greco Giorgio Papaconstantinou davanti al Parlamento ha affermato che il pacchetto Ue-Fmi da 110 miliardi di euro in tre anni "è solo parte di un programma piu' ampio" per stabilizzare l'economia greca. Papaconstantinou ha invitato tutti i deputati a "fare il proprio dovere" per salvare il paese dalla bancarotta.

Voto decisivo

Il parlamento greco si pronuncia oggi sul pacchetto di misure varato dal governo di George Papandreou, il piano di austerità contro il quale in tutto il paese ieri si sono svolte manifestazioni di piazza, degenerate ad Atene in gravi violenze che hanno provocato la morte di tre persone. Le misure dovrebbero essere approvate dall'assemblea legislativa, dove il governo socialista può contare su una maggioranza di 160 deputati su un totale di 300.
Oltre alle tre vittime, morte durante l'incendio appiccato alla sede della filiale di banca in cui lavoravano, gli incidenti scoppiati ieri al termine della manifestazione hanno fatto registrare 45 feriti, tra cui 29 agenti di polizia. Per il responsabile della Protezione Civile greca, Michalis Chrisohoides, quella di ieri è stata "una giornata nera per la democrazia". La polizia ha arrestato 25 persone e ne ha fermate altre 70 nella capitale, a Salonicco e Patrasso, Ioannina e Heraklion.

La protesta continua Per oggi sono state convocate nuove azioni di protesta: il sindacato degli impiegati di banca ha indetto uno sciopero di 24 ore a seguito di quanto avvenuto ieri ad Atene. In sciopero anche il personale della nettezza urbana ed i dipendenti del settore farmaceutico.

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