
31 maggio - Gli oneri finanziari che la Regione dovrà pagare per far fronte alle operazioni di mutuo contratte negli anni scorsi dalla giunta Bresso è di 24 milioni di euro, 16 in più di quelli previsti nel bilancio tecnico. La richiesta arriva dalle banche che nel 2006 hanno gestito l’operazione di emissione dei Buoni ordinari regionali per 1,84 miliardi di euro. L’aumento degli interessi probabilmente è legato alla situazione di crisi internazionale e se il trend negativo dovesse essere confermato anche nei prossimi mesi, potrebbe costare alle casse regionali tra i 60 e gli 80 milioni in più di quanto previsto.
Con questi numeri e alle prese con una manovra di assestamento dove la coperta dei fondi disponibili è sempre più corta la giunta Cota, riunita ieri per esaminare conti, tabelle e capitoli di spesa, ha deciso di passare all’attacco e oggi il governatore nel corso di una conferenza stampa parlerà di un’eredità pesante dove ci sono fra i 500 e i 700 milioni di differenza tra impegni di spesa assunti dalla giunta Bresso rispetto alle reali coperture finanziarie. Per altro formalmente coperte con previsione di entrate. Da qui la decisione di far esaminare da una società di certificazione terza la lettura del bilancio regionale e lo stato dei conti che è in rosso.
A preoccupare la giunta c’è sicuramente il possibile aumento degli oneri finanziari passivi: se non ci sarà inversione di tendenza alla fine dell’anno ci saranno da pagare circa 60 milioni in più di interessi. Peveraro però si dice tranquillo perché «nel bilancio tecnico approvato dalla giunta Bresso le spese per gli interessi e il personale erano completamente coperte».
Ma gli interessi passivi sono solo una delle voci di spesa che non trovano un’adeguata copertura. Ad esempio ci sono circa 90 milioni di fondi per le aree sottosviluppate che sarebbero stati invece dirottati sulla spesa saniatria. Voci che sommate portano a quel delta negativo di almeno mezzo miliardo da trovare.
Una situazione preoccupante a cui si aggiunge anche il fatto che il livello complessivo di indebitamento della Regione supera i 5 miliardi di euro in base al bilancio consuntivo del 2009. Ieri il governatore ha convocato una riunione straordinaria della giunta aperta ai capigruppo di maggioranza per mettere a punto la manovra di assestamento al bilancio. Una manovra che è passata in secondo piano rispetto a quello che gli assessori chiamano «nuovo buco ereditato dalla Bresso». Dunque ieri non si è entrati nel merito delle scelte e di che cosa e dove tagliare.
E poi c’è da fare una seconda manovra, quella imposta dalle decisioni del ministro Giulio Tremonti. Il Governatore, però, si dice convinto che «per avere tagli selettivi bisogna approvare al più presto il decreto sul calcolo dei costi e fabbisogni standard».
Articolo tratto da "La Stampa"
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