giovedì 6 maggio 2010

Disastro Ambientale: La Marea Nera non si arresta

6 mag 2010 - Cupola per contenere la marea nera Per contenere la fuoriuscita del greggio nel Golfo del Messico verrà insallato un container protettivo.

Intanto la chiazza inquinata procede verso la Florida

LOUISIANA - I primi danni al paradiso naturale delle Isole Chandeleur, l'ultima barriera prima della costa della Louisiana, sono stati fatti. La Marea Nera non si ferma e minaccia sempre più da vicino le coste degli Stati americani sud-orientali. La Florida si prepara all'arrivo della chiazza di greggio. Secondo gli esperti la macchia non si muoverà molto per le prossime 72 ore per effetto delle correnti, ma questo non limiterà i danni. La Bp, la società petrolifera responsabile della Marea Nera nel Golfo del Messico, ha smesso di spruzzare solventi in profondità per disperdere alla fonte la chiazza di petrolio. Il rischio è che le sostanze chimiche siano dannose per l'ambiente. Intanto prende il via l'installazione della cupola destinata a bloccare la fuoriuscita di greggio dalla falla principale. Questa struttura a cilindro, un container pesante 98 tonnellate, è alto 12 metri e sormontato da un cono: verrà installato a 1500 metri di profondità e dovrebbe riuscire a incanalare buona parte del petrolio verso la stiva della nave.... un tentativo per arginare i danni, che secondo le stime dell'istituto svizzero di assicurazione Swiss Re potrebbero raggiungere i 3,5 miliardi di dollari, circa 2,7 miliardi di euro.


0 commenti:

Posta un commento