sabato 11 settembre 2010

PADOVA, MUORE NEONATO, LA MADRE IN COMA, LA PROCURA INDAGA


Una donna al settimo mese di gravidanza, colta da dolori fin dalla mattina, viene accompagnata all’ospedale di Piove. I medici la visitano senza ravvisare motivi d’urgenza. E al marito che chiede di trasferirla in ambulanza a Padova, gli fanno storie burocratiche dicendo di usare la macchina. E’ il preludio della tragedia: un’ora dopo il bimbo muore dopo il parto cesareo.

E’ la notte del 3 settembre. Figuratevi lo stato d’animo del marito mentre, durante il tragitto da Piove a Padova, deve condurre l’auto e nel contempo rassicurare la moglie martoriata da fitte al ventre sempre più persistenti. Nella concitazione del momento non riesce a trovare la strada che porta al pronto soccorso della Divisione Ostetrica, peraltro mal segnalata. La coppia arriva a destinazione verso le 2 di notte. La paziente viene sottoposta ad ecografia che evidenzia un marcato distacco della placenta. Il bambino è ancora vivo. Ma bisogna intervenire d’urgenza.

La donna entra in sala operatoria alle 2,15. Viene fatta partorire con taglio cesareo dal dottor Roberto Laganara, medico di turno. Il neonato risulta affetto da bradicardia, con il cuore a soli 50 battiti al minuto rispetto ai 140 di norma. E’ in condizioni disperate. Viene rianimato a lungo. Tutto inutile. Muore tra le braccia dei sanitari.

Nel frattempo preoccupano anche le condizioni della madre. Presenta un utero apoplettico, ossia devastato. Il dottor Laganara avverte il professor Gianni Nardelli, direttore della Clinica Ostetrica, che corre in ospedale riuscendo a togliere l’utero della paziente e frenare l’emorragia da esso prodotta. La donna viene poi trasferita in sala di rianimazione e tenuta per quattro giorni in coma farmacologico. Adesso si sta riprendendo.

L'articolo completo:
http://mattinopadova.gelocal.it/dettaglio/muore-neonato-in-coma-la-madre/2347887

(MATTINOPADOVA.GELOCAL.it)

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