
Santoro è tornato ed è già polemica. Il giornalista se l'è presa con i vertici della Rai che hanno messo i bastoni tra le ruote alla trasmissione e che non hanno ancora rinnovato i contratti a Marco Travaglio e a Vauro. Il direttore generale dell'azienda, Mauro Masi, non ha però gradito le parole del presentatore e ha fatto sapere che di quanto accaduto si occuperà presto il consiglio di amministrazione di viale Mazzini.
Nel consueto intervento di apertura del programma il giornalista ha detto: "Siamo tornati, anche se un po' ammaccati, anche senza spot, ma il miglior spot siete voi che ci guardate" e, rivolgendosi a Masi, è ricorso al solito esempio dei bicchieri: "Fate conto che sia un disegnatore di bicchieri. La mia azienda ha prodotto un utile di 14 milioni. Lei che fa? Rinuncia ai bicchieri, ci mette su la liquidazione e mi chiede di andare via. Poi decide di mandare in onda il programma ma senza troupe, senza pubblicità e senza i contratti di Vauro e Travaglio". E ancora: "Non è finita. Come Fantozzi, vado dal megadirettore generale e lui mi chiede il controllo di qualità. Se viene un direttore e vi dice: ogni bicchiere deve avere un marchio di libertà ex ante, voi che rispondete: ma 'vaffa...nbicchiere"'.
A Masi non è piaciuto l'avvio di Santoro: "E' molto grave che rivolga al capo azienda frasi inaccettabili, bugiarde e mistificanti - ha replicato Masi - Santoro si ritiene più uguale degli altri e svincolato dalle leggi anche quando ne chiede continue deroghe e quando chiede contratti ad personam. E' evidente che la questione dovrà essere affrontata in tutta la sua gravità in Consiglio di Amministrazione della Rai al più presto".
(APCOM.net)
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