venerdì 17 settembre 2010

S'INCATENA DAVANTI AL COMUNE, NON RIESCE A PAGARE LA MENSA AI FIGLI


E' rimasto per ore incatenato davanti al municipio di Givoletto, nel Torinese, per far sentire la sua voce e rendere pubblico un problema che lo assilla da quando è iniziato il nuovo anno scolastico. Carmine Russo, 36 anni, operatore sociosanitario, ha difficoltà economiche e non è in grado di pagare le rette della mensa scolastica dei suoi tre figli. 170 euro mensili. Così stamattina, dopo essersi recato in Comune per chiedere aiuto e avere ricevuto come risposta da un consigliere comunale «esistono i preservativi» ha deciso di attuare la protesta.

L'uomo ha raccontato che sia lui che sua moglie, infermiera professionista, lavorano e portano a casa due stipendi. Ma le spese sono tante e le rette della scuola incidono notevolmente sul badget familiare. I figli sono tre: un maschio di due anni e due femmine, di 7 e 10 anni. «Per la piccola abbiamo risolto il problema trasferendola in una scuola elementare di Val della Torre, dove vivono i nonni, che abitano lì e la vanno a prendere e portano a pranzo a casa - ha raccontato Russo – Resta il problema della più grande», ha aggiunto.

L'uomo ha spiegato di non voler ricevere nulla in modo gratuito ma di poter far portare ai figli il cibo da casa, per alleggerire le spese. E ha poi raccontato cosa ha scatenato la sua ira e la decisione di incatenarsi. «Questa mattina sono stato ricevuto dalla vicesindaco, che è stata molto gentile. Poi è arrivato un consigliere comunale che mi ha detto, a suo parere, quale poteva essere la soluzione al problema: mettersi un preservativo. Da cattolico praticante non posso proprio accettare una cosa simile da un rappresentante di un ente pubblico».

Dopo sei ore trascorse legato a una catena alle cancellate di fronte al Municipio, Carmine Russo, è stato ascoltato dagli onorevoli Allasia e Cavallotto che, insieme al sindaco, hanno cercato una mediazione. L'uomo, che aveva anche minacciato lo sciopero della fame e della sete, ha deciso di togliersi le catene. Ma ha ribadito di non avere intenzione di interrompere la sua battaglia. Ha chiesto di poter ricevere spiegazioni sul perchè in Italia sono bloccate le politiche per la famiglia. Russo ha ricevuto anche la solidarietà di Giovanardi, sottosegretario con delega alle politiche per la famiglia, che l’ha chiamato personalmente invitandolo a partecipare alla Conferenza Nazionale della Famiglia che si terrà a Milano il 8-10 Novembre. «E’intenzione del Governo- ha detto Giovanardi- avviare una riforma fiscale a favore delle famiglie che tenga conto del numero e della composizione del nucleo famigliare e dei livelli reddituali».


(LASTAMPA.it)

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