
Due nuovi elementi si affacciano nelle indagini sulla scomparsa di Sara Scazzi, la quindicenne di Avetrana di cui si sono perse le tracce dal primo pomeriggio di giovedì scorso.
Il primo riguarda un’eredità di centomila euro di cui la mamma della ragazza ha beneficiato da parenti diretti all’insaputa di altri dello stesso nucleo familiare. Questo potrebbe avere innescato gelosie oppure l’avvio di un rapimento a scopo ricattatorio (entrambi presi in scarsa considerazione dagli inquirenti).
L’altro elemento è rappresentato da un trentenne del posto, pregiudicato per reati comuni e di droga, conosciuto in paese come un adescatore di ragazzine che in passato avrebbe molestato le coppiette che si appartavano nelle campagne del paese. E’ su di lui che si sono subito indirizzati i sospetti di chi investiga.
Nei giorni scorsi i carabinieri della stazione di Avetrana, agli ordini del luogotenente Fabrizio Viva, lo hanno trattenuto in caserma tenendolo sotto torchio per un paio d’ore prima di rilasciarlo non avendo trovato su di lui elementi tali da giustificare il possibile fermo.
(CORRIERE.it)
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