lunedì 20 giugno 2011

AGGREDITA IN VIA PO UNA FAMIGLIA DEL BANGLADESH


TORINO - Aggrediscono in gruppo una famigliola di cittadini del Bangladesh. E’ accaduto l’altra notte, vittime padre, madre e figlia di 11 anni, in via Po, all’altezza del 31. Una decina di ragazzini, quasi tutti minori, italiani, hanno circondato l’uomo, Abdul Gazi, 36 anni. Mentre due cercavano di distrarlo chiedendo informazioni su braccialetti e anelli, gli altri tentavano di rubare i soldi custoditi in una cassetta. Abdul Gazi ha reagito ed stato picchiato. La moglie e la figlia volevano difenderlo e sono state a loro volta aggredite dal gruppo di ragazzi. L’uomo riusciva a far intervenire il 113, le pattuglie del commissariato Centro e Borgo Po, subito bloccavano due minorenni, che si erano allontanati di pochi metri; poi, dopo, venivano individuati altri protagonisti. La famiglia del Bangladesh è stata poi soccorsa dalla polizia e accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale Mauriziano. Sotto choc ma tutti con ferite lievi.

«Appena si sono accorti che non ero rassegnato a farmi portare via l’incasso, si sono inferociti. Mi solo volati addosso, in gruppo, mia moglie e la mia bimba mi hanno difeso, loro si sono accaniti anche contro le donne».I testimoni confermano la testimonianza dell’ambulante. «Sembravano ubriachi o drogati - hanno detto agli agenti - la rapina sembrava solo un pretesto, forse volevano animare una serata un po’ noiosa, un modo per divertirsi a danmo di chi è più debole».

Un anno fa, un episodio analogo, sempre sotto i portii di via Po. La vittima di un’aggressione di gruppo di nuovo un ambulante del Bangladesh, Repon M., 33 anni, arrivato cinque anni fa dal Bangladesh, picchiato di fronte al banchetto dove vendeva collane e braccialetti sotto i portici, nel tratto tra via Delle Rosine e via San Massimo. Fu preso a pugni e anche colpito alla testa con un bastone.

Episodi fotocopia. Spiega il vicequestore Gian Luigi Brocca, del commissariato Centro: «Siamo intervenuti in pochi minuti, subito dopo la segnalazione alla centrale. I minorenni erano ancora nei dintorni, non si sono forse nemmeno resi conto di cosa è accaduto». Tutti e due denunciati a piede libero e affidati ai genitori. Sono incensurati, studenti, senza precedenti di polizia.


La Stampa

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