mercoledì 1 giugno 2011

CALCIOSCOMMESSE, SEDICI ARRESTI, IN MANETTE ANCHE BEPPE SIGNORI


Sedici persone, tra cui l'ex della Lazio e della Nazionale Giuseppe Signori, calciatori di serie B e Lega Pro ancora in attività e dirigenti di società, sono stati arrestati dalla polizia a conclusione di un'indagine sul calcioscommesse condotta dalla squadra mobile di Cremona e coordinata dal Servizio centrale operativo. Signori, secondo quanto si apprende, è agli arresti domiciliari.

SIGNORI - Dall'inchiesta è emerso che gli arrestati avrebbero fortemente condizionato negli ultimi mesi il risultato di alcuni incontri dei campionati di serie B e di Lega Pro. Nei loro confronti la magistratura di Cremona ha emesso sette ordinanze di custodia cautelare in carcere e nove agli arresti domiciliari. Tra questi anche Giuseppe Signori stando a quanto riporta l'agenzia di stampa ANSA. Coinvolti anche il difensore dell'Ascoli Vittorio Micolucci, il centrocampista Vincenzo Sommese e Gianfranco Parlato, ex giocatore di serie B e C, attualmente collaboratore del Viareggio calcio. Altri particolari sull'indagine verranno resi noti nella conferenza stampa in programma in questura alle 11.30.

ORGANIZZAZIONE CRIMINALE - I calciatori e gli ex giocatori professionisti arrestati dalla polizia erano parte integrante di una vera e propria organizzazione criminale nella quale ognuno aveva specifici compiti e ruoli, il cui obiettivo era quello di manipolare gli incontri a loro vantaggio. Gli indagati, secondo l'indagine, sarebbero anche riusciti a condizionare alcune partite, attraverso accordi verbali e impegni di carattere pecuniario.

PROVE IMPORTANTI - Nei confronti dei sedici arrestati, sostengono gli investigatori, ci sono prove "importanti ed inconfutabili". Oltre all'ex capitano della Lazio vi sono titolari di agenzie di scommesse e liberi professionisti, mentre gli indagati sarebbero complessivamente una trentina. Gli arresti sono stati eseguiti dagli uomini della polizia a Bari, Como, Bologna, Rimini, Pescara, Ancona, Ascoli, Ravenna, Benevento, Roma, Torino, Napoli e Ferrara.

GIOCATORI INTOSSICATI - L'indagine, partita sei mesi fa, avrebbe consentito di individuare la responsabilità dell'organizzazione. L'indagine è partita, ha spiegato il capo della mobile di Cremona, Sergio Lo Presti, alle agenzie dopo un grave episodio di metà novembre. Alcuni giocatori sono rimasti intossicati a seguito dell'assunzione di bevande. "Qualcuno degli indagati avrebbe operato un tentativo di adulterazione delle bevande per compromettere la prestazione della Cremonese".


Virgilio

0 commenti:

Posta un commento