venerdì 3 giugno 2011

BATTERIO KILLER, OLTRE 2000 CASI IN EUROPA, "VARIANTE TOSSICA"


L'Organizzazione mondiale della Sanità afferma che la variante di E.Coli trovata nei pazienti tedeschi contagiati «non è stata mai vista prima in un focolaio di infezione». Esperti cinesi che hanno analizzato i geni del ceppo di Escherichia Coli tedesco affermano che il gruppo «è nuovo e altamente tossico».

L'ESPERTA - «Questo è un ceppo unico che non è mai stato isolato prima da pazienti e presenta diverse caratteristiche che lo rendono più virulento e capace di produrre maggiori tossine» ha spiegato Hilde Kruse, esperta di sicurezza alimentare all'Oms. Le sequenze genetiche preliminari mostrano che il ceppo è una forma mutante di due diversi batteri dell'E. coli, i cui geni letali spiegano perché l'epidemia scoppiata in Europa sia così estesa e pericolosa. Finora in Europa sono morte 18 persone (17 in Germania e una in Svezia) e oltre 2.000 si sono ammalate, comprese 470 che hanno sviluppato la rara sindrome emolitico-uremica, una particolare complicazione ai reni: oltre alla Germania e la Svezia sono state colpite Gran Bretagna, Olanda, Danimarca e Spagna. Nelle ultime ore è stato accertato un caso in Repubblica Ceca e si stanno facendo accertamenti su altri nove pazienti sospetti. Tutti i contagiati erano rientrati da viaggi in Germania. «Si potrebbe pensare che l'epidemia generata dal batterio dell'E. coli provenga da una fonte animale» ha aggiunto Hilde Kruse. «Molti animali - ha spiegato Kruse - sono spesso ospiti di vari tipi di batteri dell'E. coli che producono tossine». Sono diversi gli scienziati a sospettare che il batterio possa provenire da letame contaminato usato per fertilizzare i vegetali da cui è partita l'epidemia. In precedenza, i contagi dovuti al batterio hanno colpito soprattutto bambini e anziani, ma l'epidemia scoppiata in Europa ha interessato gli adulti in maniera sproporzionata, in particolar modo le donne.

ALLARME IN FRANCIA- Intanto anche in Francia si diffonde l'allarme: i primi risultati dell'autopsia sull'uomo morto a Saint-Diè, nella Francia orientale, dopo aver mangiato un panino con insalata e pomodori, «non hanno per ora consentito di individuare la causa del decesso». Lo ha riferito il sostituto procuratore di Epinal, Jean Richert, incaricato delle indagini preliminari sulla vicenda. «Per il momento - ha precisato - non abbiamo alcuna ragione di credere che si tratti del batterio killer che imperversa in Germania, ma non siamo nemmeno in grado di escluderlo». L'unica cosa certa, ha sottolineato, è che la morte non è dovuta nè a cause traumatiche, come un infarto o un ictus, nè ad anomalie fisiche, e che non è stata procurata da terzi.


Corriere

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