domenica 19 giugno 2011

DAI CLAN CALABRESI 24MILA EURO PER FAR ELEGGERE IL FIGLIO DI CORAL


TORINO - E' costato 24 mila euro, secondo i magistrati, l'interessamento della 'ndrangheta per l'elezione di Ivano Coral, figlio di Nevio, in consiglio provinciale nel 2009. Dalle telefonate intercettate durante le indagini dell'operazione Minotauro, il passaggio di denaro si intuisce chiaramente.

Così come si evince che Coral si sarebbe interessato in altre occasioni a pagare le spese legali di "parenti" arrestati, e a sostenere le loro famiglie. La "cena elettorale" si svolge nell'albergo del figlio Claudio, il Verdina di Volpiano. Nevio Coral cerca consensi per l'altro figlio, Ivano, già succedutogli come primo cittadino di Leinì e poi candidato alle elezioni amministrative provinciali del 6 giugnio 2009.

Il 18 maggio, Emilio Gallo con precedenti per reati inerenti gli stupefacenti, chiama Vincenzo Arghirò, esponente del "crimine", partecipe della "società maggiore" con la dote di "quartino" conferitagli il 13 aprile 2008, affiliato alla 'ndrangheta quantomeno dal 1997 e gli chiede se sia possibile organizzare un incontro con "Nevio" (Coral). "Gallo gli passa la comunicazione - scrive il gip nell'ordinanza - e nel corso della telefonata emerge in maniera palese che Coral si rivolge ad Argirò per aiutare la carriera politica del figlio Ivano. In altri termini, l'indagato assume l'iniziativa per ottenere l'appoggio e i consensi elettorali di cui lui e il figlio hanno bisogno. Argirò si dimostra disponibile e i due si accordano per incontrarsi a cena mercoledì 20 maggio 2009, al ristorante Verdina, di Volpiano, di proprietà del già citato Claudio Coral, figlio di Nevio".

La mattina del giorno successivo, a riprova dell'importanza della questione, viene intercettata una telefonata tra Gallo e Argirò che si risentono in separata sede, nella quale Argirò, che alla cena inviterà alcuni "parenti" che avrebbe piacere di presentare all'organizzatore della serata. Gallo si preoccupa di precisare che a Coral "interessa Borgaro e Volpiano", riferendosi alle zone nelle quali questi intende prendere consensi a favore del figlio. I due, proprio per favorire il contatto con il gruppo 'ndranghetista di Volpiano, concordano di invitare anche Nicola e Valter Macrina, due esponenti della locale di Volpiano già conosciuti, evidentemente, anche per questioni lavorative dallo stesso Coral.

Alla cena, che dura circa tre ore, e alla quale il Nucleo investigativo di Torino fa in modo di "partecipare" con le microspie, sono presenti oltre a Coral e Argirò, Vincenzo Todarello, Antonio Ruberto, Emilio Gallo, Eduardo Cataldo, Gioachino Giudice, Massimiliano Lastella. L'ex sindaco di Leinì, ora consigliere comunale, illustra "i progetti di sviluppo ambientale riguardanti la zona di Volpiano, lasciando chiaramente intendere ai presenti (che chiama con l'appellativo di "imprenditori"), che si aprirebbero molteplici prospettive di lavoro" come scrive il gip. "Credo che qui siamo tutti imprenditori ognuno nella sua misura - dice Coral agli invitati - non è vero che siamo dei disonesti, abbiamo solo bisogno di lavorare". Gallo dice esplicitamente che Ivano punta a un assessorato. E Coral aggiunge "... varrebbe la pena esserci, ma esserci vuol dire organizzare anche lavori pubblici... perché al massimo sono milioni di euro di lavoro sul territorio...". E ancora, parlando di lavoro di squadra: "Innanzitutto prendiamo uno lo mettiamo in Comune, l'altro lo mettiamo nel consiglio, l'altro lo mettiamo in una proloco, l'altro lo mettiamo in tutta altra cosa, magari arriviamo che ci ritroviamo persone nostre... e diventiamo un gruppo forte...". La cena si conclude con la distribuzione di volantini agli ospiti che subito dopo si allontanano in diverse direzioni.

Todarello il 5 giugno parla con Francesca Argirò e le dice dovranno perorare la causa di Ivano Coral per le vie di Volpiano e Brandizzo e che per farlo hanno ricevuto 24 mila euro che Todarello al telefono chiama "la fattura". La presunta opera di volantinaggio produce i suoi effetti a distanza di pochissimi giorni visto che Coral figlio ottiene 1.797 voti a Borgaro, 2.836 voti a Leinì e 1.937 voti a Volpiano. Il 13 giugno a bordo della Golf, Argirò, sua moglie e Todarello: "Noi gli abbiamo dato i risultati" ora bisogna "tenere in pugno" Coral.


Repubblica

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