venerdì 11 febbraio 2011

EGITTO, LA PIAZZA IN FESTA, MUBARAK SI E' DIMESSO


La svolta arriva alle 5 del pomeriggio. «Cittadini, in nome di Dio misericordioso, nella difficile situazione che l'Egitto sta attraversando, il presidente Hosni Mubarak ha deciso di dimettersi dal suo mandato e ha incaricato le forze armate di gestire la situazione nel Paese. Che Dio ci aiuti». Così il vicepresidente Omar Suleiman, in un intervento alla televisione, ha annunciato le dimissioni del vecchio e contestato leader.

LE PROMESSE DEI MILITARI - In serata è stato trasmesso in diretta tv un comunicato del Consiglio Supremo delle forze armate, che ha ricordato «i martiri» che hanno sacrificato la loro vita nella rivoluzione contro il regime e ringraziato il presidente Mubarak «per il contributo che ha dato al Paese in pace e in guerra». L'esercito, spiega il documento, «non è un sostituto alle aspirazioni legittime avanzate dal popolo. Siamo consapevoli della pericolosità della situazione e agiremo per venire incontro alle richieste dei cittadini. Definiremo in un secondo momento le misure e le procedure che seguiranno».

ESULTA LA PIAZZA - Le dimissioni di Mubarak sono state accolte con un tripudio di bandiere in piazza Tahrir. Da un lampione penzola un fantoccio impiccato; lo accompagnano fischi e grida di giubilo. Alcuni urlano «dio è grande», altri «abbiamo abbattuto il regime». «È il più bel giorno della mia vita, il Paese è libero!». È il breve messaggio pubblicato su Twitter dal Premio Nobel Mohammed ElBaradei. Il leader dell'opposizione egiziana, non avrebbe, però, intenzione di presentarsi alle prossime elezioni presidenziali, secondo l'emittente Al Arabya. Un probabile candidato potrebbe essere Amr Moussa, segretario generale della Lega Araba dal 2001. Eletto ministro degli Esteri nel 1991, Moussa è rimasto a capo della diplomazia egiziana fino al 2001. Durante il suo incarico come ministro, non ha lesinato critiche alla politica estera degli Stati Uniti e le sue relazioni con Israele.

ESERCITO - I Fratelli Musulmani, il più grande e importante gruppo di opposizione, si sono congratulati con l'esercito, «che ha mantenuto le sue promesse». La folla accorsa davanti all'ex palazzo presidenziale di Mubarak ha acclamato il ministro della Difesa, il maresciallo Mohammed Hussein Tantawi, che guiderà il Paese con il Consiglio Supremo di Difesa.

BENI CONGELATI - E se Israele teme per la sicurezza sui confini, Hamas esulta, le Borse salgono, il vicepresidente americano Joe Biden parla di «irreversibile cambiamento storico» e Ban Ki-moon auspica una transizione «pacifica e ordinata». Intanto si apprende che , come è già avvenuto per l'ex presidente tunisino Ben Ali, la Svizzera ha annunciato il congelamento di ogni eventuale conto o bene dell'egiziano Hosni Mubarak nella confederazione elvetica.


Corriere

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