MILANO - Una studentessa di 14 anni si è salvata da un tentativo di stupro in un parco di Milano perché il cagnolino dell'aggressore si è messo ad abbaiare agitatissimo, distraendo il suo padrone e permettendo così alla ragazzina di reagire e fuggire. Dopo cinque mesi di indagine nel quartiere Gratosoglio, anche attraverso l'anagrafe canina, l'uomo è stato individuato e riconosciuto dalla stessa ragazzina e quindi arrestato: è un ristoratore 40enne, finito in manette per sequestro di persona e violenza sessuale aggravata.
L'AGGRESSIONE - Era il 29 settembre. La ragazzina voleva saltare la prima ora e stava aspettando al parco il momento di entrare a scuola, un istituto tecnico di Gratosoglio. Intorno alle 9,30 del mattino, la 14 enne si trovava nel parco di via Costantino Baroni, quando è stata avvicinata da un 40 enne che teneva al guinzaglio un piccolo cane nero. L'uomo, un ristoratore italiano che abita in zona con la compagna, aveva appena accompagnato la figlia di 6 anni a scuola. Per conquistare la fiducia della ragazzina, le ha offerto un cappuccino al bar di fronte al parco. Una volta in strada, l'uomo l'ha strattonata e arrivati nel parco, l'ha afferrata per la gola, strappandole i vestiti e iniziando a toccarla nelle parti intime. Il cane però a quel punto si è messo ad abbaiare così forte che il 40enne ha provato a farlo stare zitto. «Briciola stai zitta», ha urlato. Un attimo di distrazione sufficiente alla ragazzina per colpire l'aggressore ai genitali e scappare a casa, dove ha raccontato tutto alla madre. Dopo aver denunciato l'episodio ai carabinieri, la ragazzina è stata portata alla clinica Mangiagalli dove le sono state riscontrate ferite compatibili con l'aggressione. Venerdì, dopo quasi cinque mesi di indagini e riscontri grazie alle celle telefoniche, l'uomo è stato arrestato dai carabinieri della compagnia Gratosoglio. Fondamentale per identificarlo è stato il nome del cane, un bastardino nero, ben impresso nella memoria della giovane. La 14 enne ha anche riconosciuto l'uomo e Briciola tra oltre 100 foto di cani e persone contenute in 2 diversi album.
L'AGGRESSIONE - Era il 29 settembre. La ragazzina voleva saltare la prima ora e stava aspettando al parco il momento di entrare a scuola, un istituto tecnico di Gratosoglio. Intorno alle 9,30 del mattino, la 14 enne si trovava nel parco di via Costantino Baroni, quando è stata avvicinata da un 40 enne che teneva al guinzaglio un piccolo cane nero. L'uomo, un ristoratore italiano che abita in zona con la compagna, aveva appena accompagnato la figlia di 6 anni a scuola. Per conquistare la fiducia della ragazzina, le ha offerto un cappuccino al bar di fronte al parco. Una volta in strada, l'uomo l'ha strattonata e arrivati nel parco, l'ha afferrata per la gola, strappandole i vestiti e iniziando a toccarla nelle parti intime. Il cane però a quel punto si è messo ad abbaiare così forte che il 40enne ha provato a farlo stare zitto. «Briciola stai zitta», ha urlato. Un attimo di distrazione sufficiente alla ragazzina per colpire l'aggressore ai genitali e scappare a casa, dove ha raccontato tutto alla madre. Dopo aver denunciato l'episodio ai carabinieri, la ragazzina è stata portata alla clinica Mangiagalli dove le sono state riscontrate ferite compatibili con l'aggressione. Venerdì, dopo quasi cinque mesi di indagini e riscontri grazie alle celle telefoniche, l'uomo è stato arrestato dai carabinieri della compagnia Gratosoglio. Fondamentale per identificarlo è stato il nome del cane, un bastardino nero, ben impresso nella memoria della giovane. La 14 enne ha anche riconosciuto l'uomo e Briciola tra oltre 100 foto di cani e persone contenute in 2 diversi album.
Corriere
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