martedì 1 febbraio 2011

EGITTO, MUBARAK NON SI RICANDIDERA', DUE MILIONI IN PIAZZA


Si concluderà con un discorso di Hosni Mubarak in tv la giornata della mega manifestazione al Cairo in cui una marea di cittadini, si parla di due milioni di persone, hanno chiesto le dimissioni del presidente egiziano. La tv satellitare Al Arabiya spiega che Mubarak dovrebbe annunciare l'intenzione di non ricandidarsi alle presidenziali di settembre ma di restare comunque in carica fino a fine mandato.

MEGA-MANIFESTAZIONE - L'obiettivo degli organizzatori, il movimento 6 Aprile, era portare in piazza un milione di persone per dire dare la spallata finale al presidente Hosni Mubarak. I numeri esatti non si conoscono ancora, ma di certo sono centinaia di migliaia - e secondo alcuni fonti locali si sono superati i due milioni -, i manifestanti che si sono radunati in piazza Tahrir al Cairo, per chiedere un cambio al vertice dello Stato. Un secondo corteo è stato organizzato ad Alessandria e in tutto il Paese è in corso uno sciopero generale. La tv di Stato egiziana ha invitato i cittadini a rimanere in casa ed evitare di unirsi alle manifestazioni, temendo possibili episodi di violenza. Al tempo stesso, militanti e dirigenti del Partito nazionale democratico di Mubarak starebbero preparando una contro-manifestazione ad Ismailiya in suo favore, anche se il clima generale non sembra molto propizio all'uomo che guida l'Egitto ormai da tre decadi. Intanto, interrotte le comunicazione telefoniche e quelle via internet, Google è riuscito a «salvare» le comunicazioni degli egiziani con l'esterno, grazie a un accordo con Twitter.

ULTIMATUM A MUBARAK - Una cinquantina di associazioni non governative hanno esortato Mubarak a farsi da parte, per evitare altri bagni di sangue qualora le manifestazioni di piazza degenerassero. L'Alto commissario delle Nazioni unite per i diritti umani, Navi Pillay, ha annunciato che si stimano già in 300 le persone morte nelle proteste degli ultimi giorni a cui si aggiungerebbero più di 3mila feriti e centinaia di arrestati. Intanto, è atteso oggi il rientro al Cairo di Ahmed Zewail, uno dei candidati più forti alla presidenza nel dopo-Mubarak. Anche Zewail, così come Moahmmed ElBaradei, è stato insignito di un premio Nobel: è accaduto nel 1999 per le sue ricerche sui laser applicati alla chimica. ElBaradei, dal canto suo, è tornato oggi a chiedere a Mubarak di lasciare «se vuole davvero salvare la pelle». E ha dato anche un ultimatum: se ne deve andare entro venerdì.


Corriere

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