«Siamo soli, l'Europa non sta facendo nulla»: è la posizione del ministro dell'interno Roberto Maroni, intervistato dal Tg5, in merito all'emergenza migranti a Lampedusa. «L'Europa non sta facendo nulla. Sono molto preoccupato - ha precisato il ministro -. Ho chiesto l'intervento urgente dell'Ue perché il Maghreb sta esplodendo. C'è un terremoto istituzionale e politico che rischia di avere un impatto devastante su tutta l'Europa attraverso l'Italia. Noi siamo come al solito lasciati soli. Stiamo gestendo l'emergenza umanitaria con la protezione civile. E' indispensabile l'intervento dell'Europa». Maroni annuncia di aver chiesto un intervento urgente con l'Europa: «Hanno risposto che queste richieste vanno fatte 15 giorni prima: sono allibito di questo approccio burocratico».
INTERVENTO DEI MILITARI ITALIANI - «Chiederò al ministro degli Esteri tunisino l'autorizzazione per i nostri contingenti a intervenire in Tunisia per bloccare i flussi: il sistema tunisino è al collasso», ha aggiunto Maroni. «Quanto alle decisioni di alcune procure, che stanno applicando una direttiva Ue che rende di fatto inefficaci i fermi dei clandestini da parte delle forze dell'ordine - osserva il titolare del Viminale - ne penso tutto il male possibile. Per questo sto preparando un provvedimento urgente per dare interpretazione corretta a questa direttiva che - sottolinea Maroni - non è quella che stanno dando alcune procure».
L'ISOLA AL COLLASSO - Intanto, riferendo che la situazione a Lampedusa è «insostenibile», il sindaco Bernardino De Rubeis ha chiesto a Maroni l'immediata riapertura del Centro di identificazione ed espulsione per fronteggiare l'emergenza, «perché siamo in presenza di un'intera nazione, la Tunisia, che sta fuggendo verso Lampedusa». Sull'isola sono ora presenti 2.700 migranti; circa cinquemila gli sbarchi negli ultimi giorni. Un'ipotesi, quella della riapertura del Cie, che viene confermata dal neo commissario straordinario per l'emergenza immigrati (e prefetto di Palermo) Giuseppe Caruso: «Insieme ai prefetti siciliani e alle forze dell'ordine abbiamo convenuto che il Centro di Lampedusa va riaperto oggi stesso, il ministro Maroni ha dato la sua disponibilità e noi abbiamo deciso che la riapertura del Centro può servire».
MILLE SBARCHI IN POCHE ORE - Da mezzanotte alle 9 del mattino di domenica 977 persone sono sbarcate sull'isola a bordo di diverse «carrette del mare», come ha riferito il comandante della locale Capitaneria di porto Antonio Morana. Il mare calmo e il sole favoriscono la traversata dalle coste africane. Sulla banchina del molo Favaloro, sono centinaia gli immigrati che stazionano in attesa di essere comportati in diverse strutture di accoglienza per poi, come avvenuto in questi giorni, essere trasferiti altrove via aereo o nave. Sabato sera una delle imbarcazioni è affondata subito dopo le operazioni di trasbordo dei cento immigrati che trasportava su una motovedetta della guardia costiera.
INTERVENTO DEI MILITARI ITALIANI - «Chiederò al ministro degli Esteri tunisino l'autorizzazione per i nostri contingenti a intervenire in Tunisia per bloccare i flussi: il sistema tunisino è al collasso», ha aggiunto Maroni. «Quanto alle decisioni di alcune procure, che stanno applicando una direttiva Ue che rende di fatto inefficaci i fermi dei clandestini da parte delle forze dell'ordine - osserva il titolare del Viminale - ne penso tutto il male possibile. Per questo sto preparando un provvedimento urgente per dare interpretazione corretta a questa direttiva che - sottolinea Maroni - non è quella che stanno dando alcune procure».
L'ISOLA AL COLLASSO - Intanto, riferendo che la situazione a Lampedusa è «insostenibile», il sindaco Bernardino De Rubeis ha chiesto a Maroni l'immediata riapertura del Centro di identificazione ed espulsione per fronteggiare l'emergenza, «perché siamo in presenza di un'intera nazione, la Tunisia, che sta fuggendo verso Lampedusa». Sull'isola sono ora presenti 2.700 migranti; circa cinquemila gli sbarchi negli ultimi giorni. Un'ipotesi, quella della riapertura del Cie, che viene confermata dal neo commissario straordinario per l'emergenza immigrati (e prefetto di Palermo) Giuseppe Caruso: «Insieme ai prefetti siciliani e alle forze dell'ordine abbiamo convenuto che il Centro di Lampedusa va riaperto oggi stesso, il ministro Maroni ha dato la sua disponibilità e noi abbiamo deciso che la riapertura del Centro può servire».
MILLE SBARCHI IN POCHE ORE - Da mezzanotte alle 9 del mattino di domenica 977 persone sono sbarcate sull'isola a bordo di diverse «carrette del mare», come ha riferito il comandante della locale Capitaneria di porto Antonio Morana. Il mare calmo e il sole favoriscono la traversata dalle coste africane. Sulla banchina del molo Favaloro, sono centinaia gli immigrati che stazionano in attesa di essere comportati in diverse strutture di accoglienza per poi, come avvenuto in questi giorni, essere trasferiti altrove via aereo o nave. Sabato sera una delle imbarcazioni è affondata subito dopo le operazioni di trasbordo dei cento immigrati che trasportava su una motovedetta della guardia costiera.
Corriere
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