sabato 5 febbraio 2011

TURISTA ITALIANA RAPITA NEL SAHARA, DIETRO C'E' LA MANO DI " AL QUAEDA"


ALGERI - Ci sarebbe la mano di Al Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi) dietro al rapimento di Maria Sandra Mariani, fiorentina di 53 anni, catturata mercoledì sera nella regione di Alidena, 250 km a sud di Djanet, in Algeria. La cittadina italiana in viaggio turistico nel Sahara algerino è stata rapita da uomini armati con fucili automatici. La donna era entrata nel Paese il 20 gennaio e sarebbe dovuta tornare in Italia il 22 febbraio.

ERA SOLA CON LE GUIDE - «Si trovava in un bivacco quando è stata prelevata - ha raccontato all'Ansa il responsabile di un'agenzia di viaggi di Djanet - non lontano dalla frontiera con il Niger». Il gruppo di terroristi armati con armi automatiche, l'avrebbero caricata su uno dei due 4X4 utilizzati dal gruppo armato. Le due guide che erano con lei sono state invece rilasciate.

LA PISTE - Per l'intelligence algerina il sequestro sarebbe opera di «quattordici uomini, che circolavano a bordo di due jeep Toyota» e molto probabilmente «hanno già lasciato il territorio nazionale». La regione del Sahel è una terra di nessuno, diventata una roccaforte dei guerriglieri islamici del movimento Aqmi (Al Qaida nel Maghreb islamico) che ha rivendicato negli ultimi anni diversi sequestri di occidentali, anche nei paesi confinanti con l'Algeria. Quella islamista è quindi al momento una delle piste investigative più attendibili. La Farnesina, come in tutti i casi di sequestri di cittadini italiani, «manterrà il necessario riserbo sulla vicenda ai fini di non interferire sull'attività di ricerca della connazionale ed auspica un costruttivo, analogo atteggiamento da parte dei mezzi di comunicazione».

I RAPITORI - L'organizzazione Al Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi) è nata nel 2007 dalle spoglie del Gruppo salafita per la predicazione e il combattimento (Gspc) e imperversa nell'area desertica tra Mauritania, Niger, Mali e Algeria. Tra i suoi obiettivi, la destituzione del governo algerino e la creazione nella regione di uno stato islamico. Dopo aver eseguito una serie di sanguinosi attentati, a partire dal 2009 Aqmi si è dedicata soprattutto al sequestro di occidentali, diventato una delle sue principali fonti di finanziamento, insieme al traffico di esseri umani e di stupefacenti.


Corriere

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