venerdì 11 marzo 2011

AGGREDITA PER RAZZISMO DA 5 STUDENTI DI UNA SCUOLA


TORINO - Presenterà denuncia nel pomeriggio ai Carabinieri, una donna dominicana picchiata e insultata da cinque adolescenti per il colore della sua pelle martedì scorso a Torino. A riferirlo è Luca Marchetti, marito della stessa donna, Avila Guerrero-Noli, dominicana di 24 anni. L'episodio è avvenuto nel pomeriggio di martedì nei pressi dell'istituto 'San Giovanni Evangelista', nel quartiere San Salvario di Torino e ha visto protagonisti quattro ragazzi e una ragazza.

La vittima dell'aggressione è stata trasportata in ospedale per lievi ferite e stato di choc. Il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, si è scusato per l'accaduto a nome della città aggiungendo che "a Torino per fortuna episodi del genere sono rarissimi".

La donna era uscita da un istituto dove frequenta un corso e stava camminando a piedi per andare a prendere la metropolitana alla stazione Porta Nuova. Passando nei pressi del 'San Giovanni Evangelista' è stata avvicinata e accerchiata da cinque ragazzi che l'hanno colpita con calci e pugni, le hanno sputato addosso e l'hanno insultata perchè di colore.

E' stata soccorsa da un tassista, che ha allontanato gli aggressori, e da una donna. Ma questi sono tornati poco dopo, soltanto in quattro e hanno ricominciato a picchiarla, fino all'intervento di una donna, che ha detto di essere un'insegnante dell'istituto che si è allontanata con loro "e non ha consentito che fossero identificati - racconta Marchetti - e questo è ancora più scandaloso perchè fatto da un'insegnante. Oggi denunceremo il fatto: mia moglie è comunque in grado di riconoscerli: vogliamo che gli autori di un gesto così vergognoso siano puniti".

"Stamattina - riferisce Marchetti - ho parlato col direttore dell'istituto 'San Giovanni Evangelista' che si è detto dispiaciuto e ci ha spiegato che il martedì ospitano ragazzi difficili. Sono sconvolto: non avevo mai visto mia moglie piangere e singhiozzare così. E' stata umiliata. E il fatto che sia avvenuto davanti a decine di persone è ancora più grave.
Però - conclude - vogliamo anche cercare il tassista e la donna che hanno aiutato Avila e ringraziarli".


Repubblica

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