sabato 5 marzo 2011

BADANTE DISONESTA SMASCHERATA DA UNA JAGUAR


TORINO - Entrambe donne, entrambe quarantenni, entrambe appassionate di musica. Una è ricca e depressa, l’altra è infermiera alla ricerca di lavoro. Il sodalizio incomincia nel 2006 sotto i migliori auspici, con l’infermiera romena che assiste amorevolmente la coetanea mentre entra ed esce dalle cliniche per disintossicarsi dall’etilismo. Ma alla fine, l’angelo custode della facoltosa single confusa dai fumi dell’alcol e dal male oscuro si trasforma in un rapace orco.

Le ruba quasi 240 mila euro e le distrugge la lussuosa Jaguar che ha guidato senza avvertire la signora. La badante è ora indagata per circonvenzione d’incapace: il pm Enrica Gabetta ha appena chiuso le indagini. È stata la stessa vittima a rivolgersi alla magistratura. Appena guarita dalla depressione e dalla dipendenza dagli alcolici ha trovato, grazie all’aiuto dei medici, la forza per rendersi conto di quello che le stava succedendo attorno. E si è accorta che dal suo conto erano spariti 240 mila euro, sottratti con assegni che lei stessa aveva firmato a vuoto in momenti in cui non era cosciente di ciò che faceva. Assistita dagli avvocati Vanessa Boccato e Sandra Lucà ha quindi deciso di presentare un esposto in procura. La sensibilità del pm Enrica Gabetta ha fatto il resto. È stata affidata una perizia psichiatrica al professor Franco Freilone che ha ritenuto la donna «circonvencibile».

L’infermiera, difesa dall’avvocato Roberto De Sensi, ha incassato i 240 mila euro nella banca dove erano stati depositati dalla sua datrice di lavoro. Non prima, ovviamente, di averli intestati a suo nome. «Ma io non le ho affatto assegnato quel denaro - ha spiegato la vittima del raggiro -. È vero, la firma è la mia, ma quando li ho firmati a vuoto non ero assolutamente consapevole di quello che stavo scrivendo». La donna ha poi aggiunto di essere stata altrettanto ignara dell’uso della sua Jaguar da parte della romena.

Utilizzo non autorizzato che per tre volte ha provocato incidenti automobilistici, con relativi danni sempre a carico della proprietaria. Per non parlare, poi, delle ferite da un punto di vista psicologico considerato il tradimento del rapporto di fiducia.


LaStampa

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