
L’ultima bolletta è arrivata pochi giorni fa, con una lettera raccomandata: 7646,04 euro da pagare perentoriamente entro dieci giorni, pena la sospensione del servizio. «Visto che, le raccomandate, e i fax inviati ad Enel non sono finora serviti a nulla – spiega il figlio della pensionata, Antonio Modica – ho pensato che ormai l’unica strada possibile fosse proprio la denuncia ai carabinieri. Non ne possiamo piu’ e soprattutto non ce la fa più mia madre, che ha il terrore, ormai, ad aprire la cassetta delle lettere. Questa storia le sta creando uno stress emotivo, che solo l’8 marzo scorso l’ha fatta finire al pronto soccorso, e che certo non giova alla sua salute. Abbiamo già dimostrato in tutti i modi che c’è un errore, possibile che solo l’Enel non se ne renda conto».
Secondo la società energetica, Giuseppa dovrebbe pagare l’intero importo e poi, una volta stabilito l’errore chiedere il rimborso. «Anche se volessi dove potrei prendere 40 mila euro – commenta la donna – sono solo una povera pensionata che percepisce 500 euro al mese di pensione e 200 se ne vanno in affitto».
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