La Procura di Torino ha chiesto di sottoporre a perizia psichiatrica Maria Teresa Crivellari, la donna arrestata per l’omicidio di Marina Patriti, la casalinga di Bruino (Torino) rapita e uccisa nel febbraio dello scorso anno, il cui cadavere è stato ritrovato soltanto a novembre. La proposta è stata formulata dal pm Eugenia Ghi con la formula dell’incidente probatorio.
Crivellari, amante del marito della vittima Giacomo Bellorio, ha ammesso di avere fatto rapire e di avere somministrato un cocktail letale di farmaci alla vittima, che poi è stata seppellita in un terrapieno adiacente alla villetta in cui sarebbe stato compiuto il delitto, a Sant’Ambrogio di Torino (Torino).
La sua ricostruzione, tuttavia, non ha ancora convinto del tutto gli investigatori, che continuano a sostenere l’accusa di omicidio anche contro gli altri tre arrestati: Andrea Chiappetta e Calogero Pasqualino, che hanno ammesso di essere stati i sequestratori, e Andrea Marella, figlio della donna, che ha detto di aver aiutato la madre a scavare la fossa in cui è stato sepolto il cadavere.
A fare maggiore chiarezza dovrebbe essere l’autopsia, effettuata dal medico legale Lorenzo Varetto e dal tossicologo Michele Petrarulo, che però hanno chiesto un supplemento di tempo per consegnarne i risultati. Se il cocktail di farmaci non dovesse risultare letale, infatti, si aggraverebbe in particolare la posizione del Marella, presente, secondo gli investigatori, nel garage dove la vittima, il cui corpo era stato trovato con un sacchetto in testa, è morta.
LaStampa
0 commenti:
Posta un commento