Chiuso il referendum, a Mirafiori inizia la lunga attesa del nuovo suv. Ci vorrà almeno un anno e mezzo prima che entrino in funzione le linee (ma c'è chi dice che sarà una sola) per la produzione del modello marchiato Jeep e Alfa Romeo. Per realizzare i fuoristrada sarà necessario varare la nuova joint venture tra Torino e Detroit.
"Questione di alcuni mesi", hanno dichiarato nei giorni scorsi gli uomini del Lingotto. Prima di far nascere la società sarà indispensabile firmare un accordo con Chrysler. Quale sarà la quota degli americani nello stabilimento di Torino? La loro partecipazione sarà legata al numero di Jeep che Chrysler pensa di acquistare dalla joint venture. Probabilmente saranno meno dei suv con marchio Alfa che usciranno dalla fabbrica. Così si pensa che nella joint venture il Lingotto possa avere circa il 60 per cento e i soci americani il restante 40. Ancora da definire anche la fornitura dei motori: una parte arriverà certamente dagli Stati Uniti ma un'altra potrebbe essere realizzata in Italia, forse a Pratola Serra, lo stabilimento campano pensato per i motori sportivi dell'Alfa Romeo che ora perderà commesse perché nella vicina Pomigliano si realizzerà la Panda.
Nell'attesa, tanta cassa integrazione. A febbraio finirà quella ordinaria, esaurita dalla crisi economica. Il 14 inizierà la cassa straordinaria: da quel giorno l'azienda non comunicherà più le settimane di fermata produttiva ma quelle in cui funzioneranno gli impianti. Concretamente le settimane di lavoro del 2011 non dovrebbero essere molte di più di quelle del 2010. Faranno un po' meno cassa gli 800 addetti della Mito, il modello Alfa che in questo momento vende bene. Più difficile sarà vedere al lavoro gli addetti alla linea Idea-Musa, i piccoli monovolume del segmento B che nei prossimi anni verranno sostituiti dai loro eredi prodotti in Serbia.
Un primo effetto dell'accordo sottoposto a referendum si avrà il 4 aprile. Da quel giorno verranno tagliate le pause: tre da dieci minuti nell'arco del turno e non più, come accade oggi, due da un quarto d'ora e una da dieci minuti. Il taglio di dieci minuti complessivi verrà compensato con un piccolo incremento retributivo. Il secondo effetto si avrà a partire dal primo luglio prossimo. Da quel giorno scatterà la nuova normativa sulla malattia: se nei primi sei mesi del 2011 il tasso di assenteismo in fabbrica sarà stato superiore al 6 per cento, non verrà pagato il primo giorno di malattia a chi per due volte nel corso dell'anno ha già usufruito di malattie di durata inferiore ai cinque giorni a cavallo delle festività. I giorni di malattia non pagati diventeranno due a partire dal primo gennaio 2012, se nel secondo semestre del 2011 il tasso di assenteismo non sarà sceso sotto il 4 per cento.
Dal gennaio prossimo dovrebbero iniziare i trasferimenti dei dipendenti da Fiat Spa alla nuova società in joint venture con la Chrysler. In occasione del trasferimento, le tute blu della Fiat dovranno firmare individualmente un nuovo contratto di lavoro, così come sta avvenendo in queste settimane a Pomigliano. Il trasloco da una società all'altra sarà graduale, legato alla salita produttiva prima del lancio del nuovo suv.
Repubblica
0 commenti:
Posta un commento