TORINO - Venerdì scorso in una delle sue aziende a La Loggia aveva dato dieci coltellate al socio in affari, Maurizio Coppo Garofalo di 51 anni, residente a Carignano, ma fortunatamente non lo aveva ucciso. Ora l’imprenditore Pierangelo Cantarella è stato posto agli arresti domiciliari, nella sua abitazione di Asti.
Su richiesta del suo difensore, l’avvocato Aldo Mirate, il gip di Torino Roberta Palmisano ha accordato l’alleggerimento della misura cautelare per assenza di precedenti. Fino a venerdì, infatti, Cantarella, che nella colluttazione aveva ferito anche la moglie e se stesso, era stato un cittadino modello.
«Il mio cliente è costernato da quanto accaduto - dice il legale - mai avrebbe immaginato di trovarsi in una situazione del genere». Cantarella, presidente provinciale della Confapi (Confederazione piccoli imprenditori) di Asti, aveva detto di avere aggredito il socio per paura che le sue imprese, che svolgono la maggior parte degli affari in Romania, fallissero dopo che quest’ultimo, secondo la sua versione, «ci portava via il lavoro per passarlo a imprese che gli assicuravano guadagni migliori».
Leggo
0 commenti:
Posta un commento