«Una paralisi complessiva del sistema», con la «chiusura dei tribunali», e l'impossibilità per le imprese e i privati di partecipare a gare di appalti e concorsi. È quello che si rischia con il blocco dal primo gennaio scorso dell'assistenza informatica agli uffici giudiziari a causa della mancanza di fondi a seguito dei tagli decisi dal governo. Per questo l'Associazione nazionale magistrati annuncia una «protesta forte e decisa» e parla di «colpo finale» del governo a una «macchina che ha già enormi difficoltà di funzionamento».
«C'è il concreto rischio - si legge sul sito dell'Anm - che la giustizia possa subire un altro colpo ferale a causa degli ulteriori disservizi che potranno crearsi». «Da tempo - prosegue l'Anm - sosteniamo la necessitá di considerare il settore giudiziario un settore strategico per il Paese e, invece, dobbiamo amaramente constatare come avvenga sistematicamente il contrario. Se l'informatizzazione dovesse venire meno il principale sconfitto sarebbe il cittadino».
«C'è il concreto rischio - si legge sul sito dell'Anm - che la giustizia possa subire un altro colpo ferale a causa degli ulteriori disservizi che potranno crearsi». «Da tempo - prosegue l'Anm - sosteniamo la necessitá di considerare il settore giudiziario un settore strategico per il Paese e, invece, dobbiamo amaramente constatare come avvenga sistematicamente il contrario. Se l'informatizzazione dovesse venire meno il principale sconfitto sarebbe il cittadino».
Corriere
0 commenti:
Posta un commento