domenica 30 gennaio 2011

EGITTO, TURISTI ITALIANI BLOCCATI A SHARM


Gruppi di turisti italiani stanno tentando di lasciare Sharm el Sheikh ma hanno difficoltà a partire. Lo riferiscono testimoni all’aeroporto della città sul mar Rosso. Gli aerei della Egypt air sono bloccati a causa della mancanza di connessioni al Cairo con voli internazionali. Da questa mattina l’esercito egiziano è stato dislocato anche nelle strade della nota località turistica sul Mar Rosso, per prevenire manifestazioni e proteste.

E intanto ieri sera alcuni turisti e visitatori, dopo lunghe ore di attesa all'aeroporto del Cairo, sono riusciti a fare rientro a Roma. Alcuni sono stati costretti a interrompere le vacanze; altri sono rimasti in attesa 24 ore prima di potersi imbarcare su un volo diretto in Italia, altri ancora, come nel caso di un gruppo di 42 sacerdoti di varie parti d’Italia in pellegrinaggio in Egitto, si è trovato coinvolto nelle manifestazioni di piazza.

Ancora scossi per quanto vissuto, dopo che il pullman sul quale si trovavano a bordo è stato bersagliato dai sassi dei manifestanti, i 42 sacerdoti, con loro anche una suora e due laici, reduci da un pellegrinaggio in Egitto in visita ai monasteri copti. «Il momento più brutto - ha riferito padre Francesco Fruscio di Barletta - è stato ieri sera al rientro al Cairo, dove si trovava il nostro albergo, da Alessandria d’Egitto. Lungo la strada - ha detto - abbiamo visto un fiume di giovani molto agitati che fermavano le auto di passaggio, malmenando poi le persone che erano all’interno. Il nostro pullman è stato più volte preso a sassate: uno dei vetri è andato in frantumi. Per fortuna nessuno si è fatto male».

«Se siamo riusciti a raggiungere l’hotel senza conseguenze - ha aggiunto il sacerdote - è stato grazie alla nostra guida e all’autista, entrambi egiziani. Li abbiamo visti dare soldi ai manifestanti affinchè ci lasciassero proseguire il viaggio. È stata una sorta di ’via Crucis’: ogni 10 metri il nostro pullman veniva fermato e lasciato quindi ripartire. Grazie al Cielo, siamo riusciti a tornare in albergo per poi partire oggi per l’Italia».

Tra gli italiani rientrati, c’è stato anche chi la vacanza in Egitto è stato costretto a interromperla prima del tempo. «Saremmo dovuti restare in Egitto fino a domenica - ha detto Alberto Sisti, di Roma - Una volta giunti però al Cairo da Assuan, il nostro viaggio è finito lì. La Polizia ci ha infatti impedito di lasciare l’aeroporto per andare a visitare le Piramidi, così come era previsto nel nostro tour». «Praticamente - ha aggiunto Sisti - dal momento in cui siamo arrivati, alle 15.30 di venerdì, siamo rimasti per quasi 24 ore chiusi dentro lo scalo aereo egiziano per poi riuscire a partire oggi a mezzogiorno».

Stando alle testimonianze dei nostri connazionali, la situazione all’aeroporto del Cairo, fino al momento in cui sono decollati, era »abbastanza tranquilla«, ha riferito Chiara Lencioni, di Lucca, ma residente al Cairo dove abita con il marito, un egiziano che lavora nel turismo, e la figlia di pochi mesi.

«Lungo la strada che porta all’aeroporto ho visto carri armati dell’Esercito, ma non ho visto disordini. Il mio arrivo oggi in Italia - si è poi affettata a dire la donna - era già stato programmato da tempo. Certo ora che sono qui con mia figlia, non posso nascondere di essere preoccupata per mio marito. A questo punto - ha concluso - mi auguro che il Paese non precipiti nel caos».


LaStampa

0 commenti:

Posta un commento