TORINO - Lunedì i consiglieri della Lega - Brescia e Angeleri - hanno disertato il voto in Sala Rossa sulla mozione che propone di imbandierare i balconi con il tricolore durante i festeggiamenti di Italia 150. Ieri i loro colleghi in Provincia hanno movimentato la prima seduta del Consiglio nel 2011 provocando un mezzo quarantotto. Il braccialettino ordinato in 2 mila esemplari da Antonio Saitta per promuovere Italia 150 non è stato apprezzato da Patrizia Borgarello, Cesare Pianasso, Giovanni Corda. Omaggiati del «gadget» dal presidente, insieme agli altri consiglieri di minoranza e di maggioranza, non hanno voluto saperne di esibirlo.
Di più. Stando a Saitta, iper-offeso, Borgarello, la capogruppo del Carroccio, ha ironizzato sul tricolore eccependo sull’abbinamento del bianco-rosso-verde con il suo abbigliamento. Protesta Claudio Lubatti, capogruppo del Pd. Sulle barricate anche Roberto Barbieri, Italia dei valori. Sdegno e condanna manifestati dai consiglieri di maggioranza agitando freneticamente il cartoncino con gli auguri per la ricorrenza, distribuito da Saitta con il braccialetto. Tanto più che il Pdl, pur giudicando l’iniziativa strumentale, ha accettato l’omaggio smarcandosi dalla polemica.
Allo sdegno di Saitta fa da contraltare la veemenza di Borgarello. «Il bracciale? Iniziativa folcloristica e demagogica - contrattacca -. Come diceva Karl Popper, il patriottismo è l’ultimo paravento per il malaffare. L’Unità d’Italia? E’ più formale che sostanziale in un Paese dove Nord e Sud sono lontani anni-luce». Insomma, «una pantomima assurda»: «E poi mica l’abbiamo rifiutato. Più semplicemente, non l’abbiamo esposto».
Benzina sul fuoco di una polemica che promette di divampare nei prossimi giorni. Tanto più che il braccialetto tricolore, distribuito da Saitta ai sindaci e ai vertici della Regione, sembra piacere: esaurita la prima partita, si procederà con un una nuova commessa. Costo: 40 centesimi a esemplare.
LaStampa
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