venerdì 28 gennaio 2011

RUSSIA, UN SMS INNESCA LA BOMBA E LA KAMIKAZE MUORE PER ERRORE


Era una “vedova nera”, una delle terroriste donne che in Russia si fanno saltare in aria per “vendicare” la morte di mariti o fratelli. Questa donna aveva deciso di farsi esplodere la sera di Capodanno nella Piazza Rossa di Mosca, dove, data la serata, si sarebbero concentrate centinaia e centinaia di persone.

La donna però, non ha fatto vittime e la sua storia fino a oggi è stata un mistero: faceva parte dello stesso gruppo, secondo il quotidiano inglese The Telegraph, dell’attentato all’aeroporto Domodedovo, eppure era saltata in aria in casa sua, uccidendo solo se stessa.

Un errore o un caso? La risposta la dà sempre il quotidiano inglese: l’esplosivo che la donna aveva addosso sarebbe stato innescato per errore tramite un sms sul cellulare. In poche parole il telefonino viene spesso usato dai terroristi come un detonatore artigianale che viene azionato quando la vittima designata può fare più vittime possibile. Il cellulare viene di solito acceso, infatti, pochi minuti prima che il piano vada in porto.

La donna invece, ore prima dell’attentato, era a casa sua a prepararsi alla “missione” con altri due uomini. E durante la preparazione avrebbe ricevuto sul cellulare un sms dalla sua compagnia telefonica che le augurava buon anno. Messaggino letale, perché ha innescato l’esplosione, uccidendo, fortunatamente, solo la donna. I due uomini con lei sono rimasti feriti.


BlitzQuotidiano

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