sabato 15 gennaio 2011

REFERENDUM FIAT MIRAFIORI, HA VINTO IL "SI"


Gli operai di Mirafiori sono stati chiamati il 13 e il 14 gennaio a dire la loro sul piano che prevede aumenti lordi per 3.700 euro all’anno, ma in cambio di nuove turnazioni che prevedono più notturni e più straordinari. La Fiom, che guidava il fronte del No, contestava tra l’altro le nuove norme sui permessi malattia e l’abolizione delle pause.

Si è registrata un’affluenza record alle urne. Al voto, iniziato col turno delle 22.00 di giovedì, hanno partecipato 5.119 lavoratori, oltre il 94,2% degli aventi diritto. Il fronte del no ha retto per i primi 4 seggi: il 9, primo del montaggio, l’8, quello della ’ricontà, e il 7 e il 6, sempre del montaggio. Poi il sorpasso con 421 voti a favore e solo 20 contrari. Insomma è stata un “altalena” fino all’ultimo respiro, ma che alla fine ha portato alla vittoria del Sì.

Nel corso di questa ultima nottata il cancello ’due’, simbolo di questa 2 giorni di passione, è stato praticamente affollato da operai, militanti sindacali degli opposti schieramenti, e x dipendenti, giornalisti, fotografi e troupe televisive. Non è mancato nemmeno un piccolo ’giallo’, che ha coinvolto il seggio 8, dove la scomparsa di 58 schede ha costretto la commissione elettorale e congelare prima e ricalcolare poi il voto. E ancora, durante la fase finale dello spoglio c’è stata una lite con tanto di spintoni. Un rappresentante Fiom ha avuto un malore si è dovuto chiamare un’ ambulanza per soccorrerlo.

Ma adesso cerchiamo di capire le regole previste nell’accordo per Mirafiori tra Fiat e sindacati. In sostanza nelle prossime settimane cominceranno i lavori per trasformare le linee di produzione dello stabilimento più vecchio della casa automobilistica torinese e quindi trasformarlo per il 2012 nell’avamposto europeo del gruppo Chrysler-Fiat. Dalle nuove linee dovranno uscire 250-280 mila Suv a marchio Chrysler-Alfa per il mercato mondiale. E ancora, si potrà arrivare a 17 turni di lavoro, con 120 ore di straordinario autorizzate senza alcuna contrattazione sindacale. Si ridurranno anche le pause durante le otto ore di lavoro. Dieci minuti in meno. In busta paga i dipendenti troveranno un piccolo aumento con la promessa di Marchionne di adeguare i salari di Mirafiori a quelli degli altri stabilimenti europei.


IlQuotidianoItaliano

2 commenti:

  • Meno male che grazie al contributo del voto Sì degli impiegati, categoria notoriamente di lavoratori di concetto, non abbia fatto perdere lavoro, competitività all'Italia e sopratutto ora che Marchionne farà gli investimenti promessi col patto firmato, ci sarà lavoro anche per l'indotto, quella marea di piccole e medie aziende che lavorano per la FIAT.
    Ma la Cgil-Fiom a quelle aziende non ci pensava?
    Come sempre hanno la vista corta, la mente vecchia, arrivano sempre in ritardo sulla storia.

    15 gennaio 2011 alle ore 11:10

  • purtroppo a volte, insieme ai diritti che sono sacrosanti, ci si dimentica dei doveri e del fatto che a volte un sacrificio vale in viusta di un beneficio maggiore e soprattutto per tutti

    15 gennaio 2011 alle ore 11:43

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