venerdì 20 maggio 2011

MOLINETTE, SPARITI I SOLDI PER RIFARE IL "PRONTO SOCCORSO"


TORINO - Non ci sono fondi per la ristrutturazione del pronto soccorso delle Molinette, un’operazione per cui si preventivava una spesa di 2 milioni e 897mila euro. Niente risorse anche per il rifacimento del blocco operatorio chirurgia d’urgenza diretta da Pier Roberto Mioli, per il raddoppio dei letti della terapia intensiva, l’ampliamento delle sale visita della parte chirurgica e degli spazi da destinare all’Osservazione breve intensiva. Un secondo intervento del valore di 1 milione 300mila euro.

La lettera, datata 13 maggio 2011, è arrivata al commissario dell’ospedale Giovanni Battista Emilio Iodice ed è firmata dal responsabile del settore politiche degli investimenti della direzione sanità Piero Angelo Pais. Dopo aver indicato i lavori in oggetto e dichiarato di aver ricevuto i moduli per l’autorizzazione all’affidamento dei lavori (entro giugno 2011), si comunica che «il capitolo di spesa del bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2011relativo agli investimenti risulta avere una disponibilità di previsione pari a 0. Con la conseguenza che questo settore non potrà assumere eventuali impegni di spesa a copertura degli interventi. Pertanto - chiude - si ritiene che ad oggi non ci siano le condizioni per procedere sia all’attivazione della gara d’appalto dell’intervento sia per l’affidamento dei lavori».

L’allarme viene lanciato dalla Cgil aziendale delle Molinette, che diffonde un volantino: «Cota taglia i fondi per il pronto soccorso». Il responsabile aziendale Francesco Cartellà spiega: «Questi interventi erano attesi da anni e sollecitati sia dalla precarie condizioni di lavoro di medici, personale infermieristico e operatori socio sanitari sia dalle invivibili condizioni dei pazienti “ammucchiati” in strutture inadeguate prive di privacy e a rischio infezioni per il poco spazio fra le barelle che affollano la struttura». Si veda il fatto di cronaca di un anno relativo allo scambio di sacche di sangue, scrive ancora l’organizzazione sindacale.

La Regione risponderà soltanto oggi. Il responsabile della comunicazione istituzionale di Roberto Cota Beppe Cortese attende comunicazioni da Paolo Monferino. Ieri, neppure lui riuscito a parlare al direttore regionale per avere la spiegazione “tecnica” della decisione assunta. «Potrei dire che si attendono gli interventi su Città della salute - dice Cortese - ma per essere più chiaro ho bisogno di dettagli che non conosco». «Il direttore è impegnato in una lunga riunione che si protrarrà fino a tarda sera», ha fatto sapere la segretaria del direttore.


Repubblica

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