domenica 1 maggio 2011

IL COMUNE DA UNA CASA A "32 BAMBOCCIONI"


TORINO - Sorteggiati i primi 32 alloggi del Comune per dare ai “bamboccioni” una casa senza i genitori. L’estrazione ieri pomeriggio nella sala convegni della Gam, piena di giovani tra i 20 e i 30 anni desiderosi di conquistare uno degli appartamenti messi in palio per fare le valigie e salutare mamma e papà. E qualche genitore ieri era presente, rigorosamente in fondo alla sala, per assistere all’estrazione delle case e per sapere, in tempo reale, se nei prossimi mesi dovrà fare i conti o meno con il figlio ancora tra i piedi. In palio sono stati messi alloggi bi o trilocali nei complessi Atc di via Giacomo Dina e di via Ghedini. Una scelta di Palazzo Civico e degli assessori ai Giovani, Marta Levi, e alla Casa, Roberto Tricarico. Tra gli scopi dell’iniziativa c’è anche quello di creare un mix sociale diverso, inserendo persone che non hanno i requisiti per le case popolari accanto a famiglie disagiate o in difficoltà economica.

Ai giovani non dispiace l’idea di avere una ex casa popolare. Anzi. L’importante è diventare autonomi. E con questo spirito è partita la roulette della Gam. Primo estratto Daniele Vannini, classe 1983. Si tratta di alloggi a canone agevolato. Per i più piccoli l’affitto è di circa 300 euro al mese, per i più grandi non supera i 500. Non è esclusa la coabitazione: è una delle possibilità previste dal bando. Il Comune può essere soddisfatto dei risultati del primo concorso. Hanno presentato domanda 353 persone tra i 20 e i 30 anni. Di queste 239 sono state accettate e affidate alla dea bendata. Due le graduatorie. Una di 32 nomi, cui verranno proposti gli alloggi. L’altra è composta da 96 giovani, le cosiddette «riserve»: se qualcuno non accetterà la casa, entreranno in gioco loro. L’alloggio non potrà essere tenuto per tutta la vita: il contratto avrà una durata massima di 5 anni, poi gli alloggi dovranno tornare liberi per permettere ad altri “bamboccioni” di lasciare la casa di mamma e papà.

L’affitto a prezzi scontati è uno dei filoni del progetto del Comune. Da una parte ci sono i giovani che hanno optato per un prestito agevolato per rendersi autonomi, 3.500 euro. Un’altra fetta ha invece partecipato alla roulette per avere un alloggio."L’intenzione è quella di continuare su entrambe le strade" dice l’assessore alle Politiche giovanili Marta Levi.


Repubblica

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