CATANIA - Ventimila euro: questo il risarcimento che il ministero della difesa dovrà versare a Danilo Giuffrida, 28enne siciliano per cui venne avviato l’iter di sospensione della patente dopo aver dichiarato la sua omosessualità alla visita di leva. La corte d’appello ha però ridotto di 80.000 euro il risarcimento stabilito dal giudizio di primo grado, motivo per cui l’avvocato di Giuffrida avrebbe già presentato un ricorso.
La vicenda, avvenuta quasi 10 anni fa, prese il via quando l’ospedale militare che aveva effettuato la visita di rito informò la motorizzazione civile che Giuffrida non era in possesso dei ”requisiti psicofisici richiesti” e di fatto provocò la sospensione della patente di guida, mettendolo in attesa di una revisione dell’idoneità. Il givoane fece quindi ricorso al Tar di Catania e ottenne l’immediata sospensione del provvedimento con la motivazione che l’omosessualità ”non può considerarsi una malattia psichica”.
La vicenda, avvenuta quasi 10 anni fa, prese il via quando l’ospedale militare che aveva effettuato la visita di rito informò la motorizzazione civile che Giuffrida non era in possesso dei ”requisiti psicofisici richiesti” e di fatto provocò la sospensione della patente di guida, mettendolo in attesa di una revisione dell’idoneità. Il givoane fece quindi ricorso al Tar di Catania e ottenne l’immediata sospensione del provvedimento con la motivazione che l’omosessualità ”non può considerarsi una malattia psichica”.
CronacaLive
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