RIVALTA - «Al tre attraversiamo la strada...». Sara stava contando, stringendo Daniel per mano, quando insieme si sono lanciati in avanti. Giada è rimasta ferma: ha visto i suoi due amici sparire nel buio, investiti in pieno da un’auto. Strada San Luigi, periferia di Rivalta. Due quindicenni di Nichelino sono stati travolti da un’Alfa Romeo 147. Sara Biscotti è morta sul colpo. Daniel Panetta è ricoverato nel reparto di Rianimazione del San Luigi in condizioni disperate. Giada G., di Moncalieri, anche lei 15 anni, è stata portata in ospedale sotto shock. L’incidente è avvenuto ieri sera, poco dopo le 19, sulla strada che collega Rivalta a Beinasco. Strada senza lampioni. Un lungo rettilineo dove le auto corrono. I tre ragazzini erano appena scesi dell’autobus della linea 43. Reduci da un pomeriggio al centro commerciale «Le Fornaci». Stavano tornando a casa.
Per errore sono saliti sul bus sbagliato. Così quando si sono accorti che il mezzo li stava portando nella direzione opposta, sono scesi alla prima fermata utile, quella di strada San Luigi, a poche centinaia di metri dall’ospedale. I tre hanno costeggiato il ciglio della strada, mentre i fari delle auto li illuminavano. Il traffico era intenso, animato da chi stava tornando a casa dopo una giornata dedicata alle spese natalizie. I tre amici si sono fermati aspettando un varco per poi raggiungere la fermata del 43, sul lato opposto della provinciale. È lì, in quel momento, che Sara ha detto ai tre di prepararsi. «Al mio tre attraversiamo la strada. Siete pronti? Uno, due, tre...». Sara e Daniel hanno fatto due passi verso il centro della carreggiata, mano nella mano. Giada invece è rimasta indietro di un metro. Ha esitato un istante. È stata la sua fortuna. Quel piccolo frammento di spazio ha rappresentato la sua salvezza, perché l’auto non l’ha nemmeno sfiorata. È stata proprio lei a raccontare in ambulanza, ai soccorritori della Croce Bianca di Orbassano, la scena. I due giovani sono stati travolti da un’auto condotta da un quarantenne di Volvera. L’uomo ha non ha potuto fare nulla per evitarli. Si è bloccato più avanti, oltre la fermata dell’autobus e ha chiamato subito i soccorsi.
Sulla strada i carabinieri hanno disegnato un segno con un gessetto, per calcolare il punto esatto in cui è avvenuto l’incidente. Lì, a pochi metri, è stato trovato il cellulare bianco della ragazza, e il suo piccolo ciondolo colorato. Un orsacchiotto. Più un là una scarpa da ginnastica, in mezzo all’asfalto e un giubbotto stropicciato. La ragazza non ha avuto scampo. I soccorritori del 118 sono arrivati in pochi minuti ma per Sara Biscotti non c’era più nulla da fare. Daniel Panetta invece sta lottando tra la vita e la morte. «È ricoverato in prognosi riservata - dicono i medici dell’ospedale -. Al momento non possiamo fare previsioni. Le sue condizioni sono critiche». Gravissimo incidente, l’altra notte, poco dopo le 3, in corso Regio Parco all’altezza del numero 150: il guidatore di una Lancia Y che percorreva corso Regio Parco per uscire dalla città, C. C., 21 anni, urtava alcune auto in sosta; il giovane scendeva dall'auto per verificare i danni provocati quando veniva investito da una Toyota Yaris condotta da M. A., 54 anni, anche lui diretto fuori Torino, risultato poi positivo all'alcoltest effettuato dai vigili urbani. Sono state urtate quattro auto in sosta. Il venutenne è stato trasportato dall’ambulanza del 118 al pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni Bosco, dove i medici si riservavano la prognosi riservata vista la gravità delle ferite.
LaStampa
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