sabato 4 dicembre 2010

SPAGNA, SCIOPERO AEROPORTI, DICHIARATO LO "STATO D'ALLERTA"


Spagna in stato «d'allerta», senza voli e con gli aeroporti sotto il controllo dei militari. A mettere in ginocchio il Paese è stato uno sciopero a sorpresa dei controllori di volo, che hanno incrociato le braccia venerdì sera, per protesta contro un decreto sui loro orari di lavoro adottato venerdì dal governo Zapatero. La protesta ha lasciato a terra finora almeno 330.000 persone. Situazione particolarmente critica all'aeroporto di Madrid Barajas, dove migliaia di viaggiatori hanno dovuto trascorrere la notte sdraiati per terra, al freddo, con famiglie e bambini, spesso senza assistenza. Il governo si è riunito alle 9 di sabato mattina e ha dichiarato lo stato d'allerta, per la prima volta in Spagna dall'inizio della democrazia. Questo significa che i controllori sono «mobilitati» (precettati): se non lavorano, dovranno comparire davanti alla Corte Marziale, per delitto di disobbedienza previsto dal codice militare. I controllori di volo sono stati avvertiti dai militari presenti negli aeroporti. «È la prima volta che si applica questa norma» in Spagna, ha precisato il vicepremier Alfredo Rubalcaba. Chi si rifiuterà di lavorare, ha aggiunto, «incorrerà nel reato di disobbedienza, previsto nel codice penale militare», che prevede pene anche di diversi anni di carcere.. Il controllo del traffico aereo, ha confermato il vicepremier, è passato sotto il controllo del ministero della Difesa. Rubalcaba ha «chiesto scusa» ai cittadini bloccati negli aeroporti dal «ricatto» dei controllori. «È un conflitto con una corporazione professionale che da una specie di monopolio lavorativo sottopone a ricatto i cittadini per conservare i suoi privilegi intollerabili». «È un ricatto che non possiamo accettare» ha avvertito il vicepremier, sottolineando che il governo «andrà fino in fondo».

LO SCIOPERO SELVAGGIO - I controllori di volo portano avanti da tempo una battaglia sulle loro condizioni di lavoro e contro il «pacchetto austerity» approvato dal premier Zapatero e dai suoi ministri, che va verso una parziale privatizzazione degli aeroporti. Venerdì l'ultima goccia, il decreto sugli orari di lavoro: da un momento all'altro i controllori di volo hanno incrociato le braccia in tutto il Paese, abbandonando il posto di lavoro o non presentandosi al momento del turno, senza alcun preavviso. Molti hanno detto di essere malati o impossibilitati a lavorare. La compagnia aerea spagnola Iberia ha dovuto cancellare tutti i voli previsti fino alle 6 di domenica mattina, mentre Ryanair ha annunciato la sospensione dei voli sul suo sito, precisando di essere stata informata sul fatto che «lo spazio aereo spagnolo non riaprirà prima di questa sera tardi». Comunicazioni analoghe da parte delle compagnie Alitalia, Air France, Klm, Easy Jet, Thaï Airways. La chiusura dello spazio aereo è arrivata, tra l'altro, proprio in concomitanza con l’inizio dei congedi di 5 giorni, visto che l’inizio della prossima settimana è festivo in Spagna per il cosiddetto «ponte della costituzione».

LA RABBIA DEI VIAGGIATORI - Molti viaggiatori denunciano la mancanza di informazione delle compagnie aeree e dei servizi aeroportuali e l'assenza di assistenza. In tanti non hanno potuto essere ospitati in albergo e non hanno ricevuto nulla da mangiare sabato mattina. La polizia è dovuta intervenire all'aeroporto di Valencia per fare uscire da una volo per Ibiza i viaggiatori inferociti, che avevano deciso di ribellarsi e di occupare l'aereo.

IL GOVERNO: «NO AL RICATTO» - Già venerdì sera, per far fronte all'emergenza, il governo aveva trasferito l'organizzazione, la pianificazione, la supervisione e il controllo dei voli sotto la responsabilità del ministero della Difesa. Il governo spagnolo non consentirà «il ricatto» dei controllori del traffico aereo, aveva annunciato il ministro dei Trasporti spagnolo, José Blanco, durante una conferenza stampa. «Il comportamento dei dispositivi di controllo aereo è intollerabile. Per questa ragione, il governo agirà con la massima determinazione e la massima fermezza utilizzando tutta la forza della legge per porre fine a questa situazione. Se i dispositivi di controllo non raggiungono immediatamente i loro posti di lavoro, il governo ricorrerà alle misure straordinarie necessarie», aveva infine affermato.

CANCELLAZIONI IN ITALIA - Sono decine, anche negli aeroporti italiani, i passeggeri in partenza per la Spagna rimasti sorpresi e penalizzati a causa dell'improvviso sciopero selvaggio dei controllori di volo. A Fiumicino e Ciampino cancellati o ritardati tutti i voli per Madrid, Barcellona, Siviglia e Santiago. Cancellazioni e disagi per i passeggeri anche all'aeroporto «Marco Polo» di Venezia. Alitalia ha cancellato tutti i voli della mattinata da e per la Spagna. La compagnia precisa tuttavia che, in attesa dell'evoluzione della situazione e delle iniziative del governo spagnolo, rimangono al momento previsti sei voli del pomeriggio e della serata.


Corriere

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