lunedì 13 dicembre 2010

GAS TRA I TAVOLI DEL McDONALD, 20 CLIENTI INTOSSICATI


TORINO - Mistero al McDonald’s di piazza Statuto. Ieri sera poco dopo le 19,30 alcuni clienti, che si trovavano sulle scale che danno accesso alla sala inferiore, hanno avvertito un «forte odore di gas». Le reazioni sono state immediate: un senso di soffocamento, tosse secca e nausea. C’è stato un immediato allarme, tutti sono fuggiti verso le uscite, mentre scattavano le operazioni di soccorso.

I primi ad arrivare sono stati gli operatori sanitari del 118, con le squadre dei vigili del fuoco e l’Nbcr, Nucleo Batteriologico Chimico Radiologico. Infine i vigili urbani, la polizia e i carabinieri. Una ventina gli intossicati, tutti in modo lieve. Sette sono finiti in ospedale. Una donna, colta da malore, è stata trasferita in osservazione al pronto soccorso del Maria Vittoria, classificata come un «codice verde», cioè non grave.

Il vicequestore Arturo Varriale, della Digos, ha compiuto un primo sopralluogo nel locale, in quell’ora affollato: «Non abbiamo rinvenuto tracce di contenitori, fiale o altro; non ci sono testimonianze relative alla presenza di gruppi di persone estranee, entrate da fuori, che abbiano lanciato alcunché all’interno delle sale. Né altri elementi che per il momento facciano pensare a un’azione vandalica o di carattere politico». Un cliente ha però raccontato di «aver visto un uomo, seduto a un tavolo da solo che, una volta finito di mangiare, ha lasciato cadere qualcosa a terra prima di andarsene».

Per il momento, niente di più. Vane, per ora, le ricerche di frammenti di fiale o altro. Il «gas» potrebbe essere del tipo urticante, contenuto in flaconi spray e utilizzato per l’autodifesa, oppure un solvente o un detersivo a base di ammoniaca. I vigili del fuoco dell’Nbcr hanno controllato anche gli aeratori, per verificare se le esalazioni potessero provenire dai condotti. Ma anche questa verifica non ha dato alcun esito. I rilevatori non hanno scoperto tracce di sostanze tossiche. Al vaglio anche l’ipotesi di un’azione condotta da un elemento isolato che abbia lanciato qualcosa all’interno, senza farsi notare da nessuno, con l’idea di provocare il panico. Solo l’esame delle immagini registrate dalle videocamere di sorveglianza, che sono già state acquisite dalla Digos, potrà risolvere questo aspetto dell’indagine, già avviata con la prima serie di interrogatori dei testimoni. Esaminate anche le grate esterne, collegate con le cantine e il sottoscala del McDonald’s, per accertare se siano state o no manomesse. Ma anche in questo caso non sono stati scoperti indizi di attentati o sabotaggi. Il gestore ha escluso che siano stati compiuti «interventi di manutenzione o pulizia», data l’ora e l’affollamento.

Il 12 settembre 2009, al McDonald’s di piazza Castello, un episodio simile. Ma i clienti, allora, videro due uomini lanciare «qualcosa» in mezzo alla sala e poi fuggire. Le immagini videoregistrate degli impianti di sicurezza confermarono le testimonianze: due i ragazzi con il volto coperto ripresi durante l’azione vandalica, e mai identificati.



LaStampa

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