TORINO - Pensavate di inaugurare il nuovo anno alla chetichella, sottraendovi alla tradizionale raffica di aumenti pronta a tramortirvi dopo il Cenone di Capodanno? Illusi. Eccoli ripresentarsi all’appello il primo gennaio, più puntuali dell’influenza. Il salasso riguarderà le autostrade, oggetto in Consiglio regionale di un ordine del giorno anti-rincari presentato da Stefano Lepri, Pd: aumenteranno in media del 3,3%, con la rete di Autostrade per l’Italia in rialzo dell’1,9% e la Val d’Aosta che registra il picco di un +14%. Anche noi non ci facciamo mancare nulla: + 6,86%.
A tanto ammonta l’incremento sulla rete Ativa: dall’autostrada Torino-Quincinetto alla tangenziale. L’abbonamento alla tangenziale, per dire, passerà da 21,60 a 23,80 euro. Parliamo delle auto. E ancora: Volpiano, da 1,70 a 1,90; San Giorgio, da 2,60 a 2,80; Scarmagno, da 3,10 a 3,40. Albiano schizza a 4,20 (era 3,80). L’Interscambio di Santhià sale a 5,30 (da 4,90). Ivrea: da 3,60 a 4 euro. Quincinetto: da 4,50 a 4,90. Trofarello e Vadò: da 1,40 a 1,60... Non ci andrà meglio a Bruere, Falchere, Settimo e Beinasco. I primi auguri saranno per i nostri portafogli.
LaStampa
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