martedì 21 dicembre 2010

UCCISO IN DISCOTECA A SOLI 17 ANNI, LA MADRE: "FATE GIUSTIZIA"


TORINO - È stato ucciso con ogni probabilità per un regolamento di conti tra bande rivali la scorsa notte, a Torino, Jonatan Rios Davila, peruviano di 17 anni. È avvenuto all’interno del "Contigo", un locale notturno del quartiere Barriera di Milano, nella zona nord-orientale della città, frequentato esclusivamente da suoi connazionali.

La questura, sentiti diversi testimoni, ha accertato che è avvenuto durante una rissa tra fazioni opposte, durante la quale sono stati sferrati diversi fendenti. Due coltellate hanno raggiunto il giovane al petto e alla spalla destra: non lo hanno ucciso subito, ma durante il trasporto, avvenuto in auto, all’ospedale San Giovanni Bosco. Il decesso è avvenuto - secondo i primi accertamenti - per dissanguamento.

Altri quattro giovani, due amici del ragazzo, soprannominati "Toby" e "Chinito", e altri due probabilmente della fazione opposta, hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari. In particolare "Chinito" è stato operato a un polmone per una coltellata. Secondo il racconto fatto dagli amici alla madre della vittima, Mariza, ’Chinitò stava cercando di difendere Jonatan, obiettivo delle violenze del gruppo rivale. Secondo la donna, il gruppo di aggressori aveva la chiara volontà di eliminare il ragazzo.

«Mio figlio - ha detto stamattina Mariza - è stato aggredito da 15 persone che volevano ucciderlo, ma non so il perchè. Adesso chiedo giustizia perchè era un bravo ragazzo». In casa della vittima oggi c’è stato un via vai di amici, parenti e conoscenti della comunità peruviana. Tra questi anche Joyce, la ragazza di Jonatan. «Jonatan - hanno raccontato alcuni parenti - aveva raggiunto il locale in bus. Era un ragazzo a posto. Aveva ripetuto per due anni la terza media allo scopo di ottenere la licenza, perchè all’inizio ancora non sapeva parlare bene l’italiano. Poi aveva cercato lavoro senza riuscirci e ha trovato la morte in questa circostanza assurda». Intanto per tutto il giorno in questura sono state sentite diverse persone. È probabile che tra queste vi siano anche gli assassini del ragazzo, anche se al momento non è scattato alcun fermo.



LaStampa

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