Erano andati a dormire lasciando acceso il camino di casa per combattere il grande freddo di questi giorni: una decisione azzardata che ha provocato una spaventosa strage in una casa colonica di Cusano Mutri, un piccolo centro di quattromila abitanti in provincia di Benevento, a ridosso del massiccio del Matese, al confine con il Molise. Sono morti tra le fiamme ed il fumo spigionato dall'incendio, una donna Genoveffa Vitelli, di 44 anni ed i figli Simone Tammaro, di 26, Giovanni, di 24 ed i gemellini Antonio e Carlo di tre. Si è salvato lanciandosi dalla finestra della camera di letto il marito e padre delle vittime, Rocco Tammaro, di 51 anni. Il padre di quest'ultimo, Simone Tammaro, di 85 anni, che viveva nella stessa casa, è stato salvato in extremis dal tempestivo intervento del figlio, arrampicatosi con una scala per portare soccorso, mentre le fiamme si propagavano a grande velocità. Le cause dell'incendio sembrano chiare ai vigili del fuoco del distaccamento di Telese Terme che hanno spento le fiamme. Sarebbe stata una scintilla partita dalla legna che ardeva nel camino a innescare l'incendio che si sarebbe propagato ad altri oggetti, raggiungendo, infine, la bombola di gas e provocando una forte esplosione.
La drammatica vicenda assume i contorni della tragedia e della disperazione per Rocco Tammaro che si è salvato grazie alla sua prontezza di spirito, che ha portato in salvo l'anziano genitore, ma che, nonostante gli accaniti e reiterati tentativi di soccorso, non è riuscito a sottrarre alle fiamme la moglie ed i suoi quattro figli, due ragazzi di 26 e 24 anni e due gemellini di tre anni che dormivano nella stanza da letto insieme con i genitori. La posizione nella quale i vigili del fuoco hanno trovato i corpi della donna e dei suoi figli, dimostra che anche loro avevano tentato di mettersi in salvo. Sono stati rinvenuti infatti fuori dai letti nei quali dormivano quando si sono sprigionate le fiamme dal camino. Il fuoco ed il fumo intenso non hanno dato però loro il tempo di raggiungere le finestre. I corpi delle vittime sono stati recuperati dai vigili del fuoco e portati nell'obitorio dell'ospedale Rummo di Benevento, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Le indagini, condotte dai carabinieri della compagnia di Cerreto Sannita, sono coordinate dal pm della procura della Repubblica di Benevento, Giovanni Tartaglia Polcini.
Il padre dei bimbi rimasti uccisi, Rocco Tamaro, superstite con l'anziano padre della tragedia avvenuta la notte scorsa a Cusano Murti, nel Sannio, è stato da poco trasferito dal Pronto Soccorso nel reparto di Medicina d'urgenza del Rummo di Benevento. L'uomo - le cui condizioni sono definite non preoccupanti - appare profondamente provato e si è chiuso nel silenzio. Per avere il quadro esatto della tragedia bisognerà probabilmente attendere il pomeriggio quando gli investigatori lo ascolteranno.
Sarebbero partite dal camino, lasciato acceso anche di notte a causa del freddo intenso, e si sarebbero poi propagate alla bombola di gas, fino a farla esplodere, le fiamme che hanno innescato la strage della famiglia di Cusano Mutri nel Beneventano. Lo scoppio e l'incendio hanno provocato la morte di una donna e dei suoi quattro figli. I primi accertamenti dei vigili del fuoco di Telese Terme che, giunti sul posto, hanno spento le fiamme e successivamente recuperato i corpi delle vittime, forniscono indicazioni piuttosto chiare sull'accaduto. La bombola di gas è stata trovata sventrata ed altri dati tecnici dimostrerebbero, appunto, che le fiamme si sarebbero propagate dal camino. I corpi di Genoveffa Vitelli e dei figli Simone, di 26 anni e Giovanni, di 24 sono stati trovati fuori dai letti, il che dimostra che tutti e tre avevano tentato di mettersi in salvo, senza riuscirci, a causa della velocità con la quale le fiamme si erano propagate. Le indagini sull'accaduto, condotte dai carabinieri della compagnia di Cerreto Sannita, sono coordinate dal pm della procura della Repubblica di Benevento Giovanni Tartaglia Polcini.
Leggo
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