venerdì 3 dicembre 2010

YARA NON SI TROVA, RICONVOCATI AMICI E VICINI


MILANO - A sette giorni dalla scomparsa, proseguono e si ampliano le ricerche della 13enne bergamasca, Yara Gambirasio, ma manca ancora un vero sospettato. Nessuna novità, nessun indagato, al momento non esiste una pista privilegiata e ci sono pochi elementi certi da cui ripartire. Tutto si concentra in pochi minuti, in uno spazio di pochi chilometri. Da giorni, carabinieri, protezione civile, vigili del fuoco continuano a setacciare la zona. E il quartier generale delle operazioni di ricerca di Yara si è spostato ora in aperta campagna, lungo le sponde del fiume Brembo. Una decisione presa per consentire al palazzetto dello sport, nel cui parcheggio fino a mercoledì facevano base investigatori e volontari, di tornare alla normale attività. Ma anche per offrire ai volontari che continuano ad arrivare da tutta Italia (ultima un'unità cinofila da Livorno) strutture e spazi più adeguati.

ASCOLTATO TIRONI - Giovedì pomeriggio è stato riascoltato dagli inquirenti Enrico Tironi, il ragazzo di 19 anni, vicino di casa di Yara Gambirasio, che nei giorni scorsi era stato denunciato per procurato allarme, dopo aver raccontato in tv, e successivamente smentito, di aver visto Yara la sera della scomparsa nei pressi della sua abitazione insieme a due uomini. Gli investigatori hanno voluto sentire di nuovo il giovane per chiarire la sua posizione, in qualità di testimone. Nulla trapela sul contenuto dell'interrogatorio, ma pare che non siano emerse novità sostanziali. Sempre nelal gioranta di giovedì sono stati ascoltati in caserma anche altri vicini di casa della ragazzina; gli inquirenti stanno cercando elementi utili per fare chiarezza su quanto è successo venerdì scorso. Nel frattempo le ricerche della tredicenne si sono estese anche ai comuni di Dalmine, Villa d'Almè e Ponteranica.


Corriere

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