giovedì 9 dicembre 2010

TORINO, A RISCHIO LO SPORT FINANZIATO DALLA REGIONE


Sono a rischio i finanziamenti della Regione alle squadre di vertice dello sport piemontese? Il problema nasce dalla norma introdotta dal ministro Tremonti che entrerà in vigore il prossimo 1 gennaio e che vieta, tra l'altro, alle Regioni ogni forma di sponsorizzazione. Ora fin dai tempi di Ghigo, passando per Bresso e adesso con Cota l'ente di piazza Castello ha dato contributi alle più importanti équipe piemontesi: dal basket di Biella alla pallavolo cuneese e novarese, dall'hockey su ghiaccio di Torre Pellice al rugby, al badminton e così via.
Un contributo che spesso è fondamentale per la sopravvivenza delle società stesse. L'assessore allo Sport Alberto Cirio prova a rassicurare: "I nostri legali stanno studiando la pratica - spiega - e mi dicono che non dovrebbero esserci rischi". Perché quel divieto riguarderebbe soltanto le società professionistiche, che nello sport sono in pratica quelle del calcio di Serie A, Serie B e Lega Pro. Tutte le altre, anche quelle che giocano in campionati dove il denaro corre, come basket o pallavolo hanno infatti lo status di società dilettantistiche e quindi non dovrebbero essere interessate alla norma.
"Sono tra 50 e 60 le squadre cui noi ogni anno diamo un contributo - spiega ancora Cirio - Il finanziamento che eroghiamo rientra in uno dei capitoli del nostro piano pluriennale per lo sport, quello che riguarda appunto i contributi all'eccellenza sportiva". In totale la cifra che la Regione eroga in questo settore si aggira sui 2 milioni di euro, il 15 per cento del totale dei contributi erogati. Per accedervi bisogna però avere alcune caratteristiche precise: aver lo status di dilettanti, avere un settore giovanile e una prima squadra che militi in un campionato di vertice nazionale. "Senza questi soldi - spiega Cirio - molte squadre non potrebbero vivere. E senza lo sport di eccellenza, senza l'esempio dei campioni, muore anche lo sport di base. In ogni caso poi la nostra non è sponsorizzazione, non mettiamo il nostro logo".
I due terzi del bilancio del settore sport vanno invece a finanziare lo sport di base, sia la costruzione o l'"aggiornamento" degli impianti sia con contributi alle associazioni, agli enti di promozione e alle federazioni sportive: "Quest'anno - spiega ancora l'assessore - la gran parte del denaro destinato alle edilizia sportiva servirà alla messa a norma delle palestre scolastiche. Non finanzieremo nuovi impianti, ma solo l'eventuale riconversione di quelli esistenti: il Piemonte è pieno di campi da calcio poco utilizzati mentre altri sport hanno bisogno di strutture per crescere".
L'ultimo 15 per cento del bilancio (quest'anno alla fine lo sport dovrebbe avere un budget sui 17 milioni di euro) è destinato a finanziare i grandi eventi: il master di golf, i campionati di slittino il Giro d'Italia e il Tour de France i campionati di tiro con l'arco, i Master Games. "Sono riuscito a strappare alla giunta un po' più di denaro - conclude Cirio - perché li ho convinti. Ogni soldo che risparmiamo sullo sport oggi lo spenderemo domani in cure sanitarie".


Repubblica

0 commenti:

Posta un commento