lunedì 18 ottobre 2010

AMANDA KNOX DAL CARCERE, "RIDATEMI LA LIBERTA'"


Pensieri e ricordi, sogni e progetti di vita: dalla cella del carcere di Perugia nella quale è detenuta da circa tre anni, Amanda Knox - condannata in primo grado a 26 anni di reclusione per l'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercker - si racconta nel libro di cui è autore Rocco Girlanda, deputato e presidente della Fondazione Italia Usa, "Io vengo con te - Colloqui in carcere con Amada Knox". Nel volume - che sarà presentato il prossimo 26 ottobre alla Camera dei Deputati e del quale l'ANSA ha potuto prendere visione - Amanda quasi tralascia la sua vicenda giudiziaria, ma affida la sua angoscia ad alcune frasi brevi, ma decise: "io…io voglio vivere", "regalatemi la libertà".

ANDRO' DAI MIEI, POI TORNERO' IN ITALIA - "Mi manca la mia famiglia", racconta Amanda. "Ho degli amici che sono come fratelli e sorelle, ma.. io…io voglio vivere". E per il compleanno sogna un solo regalo: "La libertà. Tutte le cose della vita non sono le stesse - dice - senza la cosa più importante". "Quando tutto sarà finito - dice Amanda - voglio andare dalla mia famiglia, che mi manca tanto, ma poi voglio tornare in Italia, perché qui sono stata bene". E aggiunge: "Io non ce l'ho in alcun modo con l'Italia, ci sono tantissime persone in Italia che mi hanno aiutato e mi sono state vicine. Io ce l'ho con la condanna che ho avuto".

MIA INGENUITA' HA CAUSATO CONFUSIONE - "So che non sono stata sempre comprensibile e che a lungo mi sono fatta guidare da una troppo ostinata ingenuità che ha causato confusione": è il riferimento più esplicito che Amanda fa alla vicenda Meredith, per la quale è in carcere.

DALL'INFANZIA AL CARCERE - "Da bambina - racconta - ero un 'tomboy', un maschiaccio". La madre, un giorno, le diede un'indicazione di vita che si sforza di mettere in pratica: "la sola cosa che desidero quando tu sarai adulta - le disse - è che tu sia gentile. Non mi importa se sarai bella o se sarai intelligente, voglio che tu sia gentile". "Sono arrivata in Italia nel settembre del 2007", racconta Amanda, per un corso per scrittore creativo a Roma. Due mesi dopo il carcere: "Vivere in carcere è molto particolare, ci si deve un po' chiudere in sé stessi perché altrimenti... Qui ci sono moltissime persone che soffrono. Vivere qui dentro è come un limbo, poiché ovviamente non si vuole essere qui: si vive un po' tra le memorie di come era la vita prima, fra le speranze che si vogliono per il domani". I programmi per il futuro - Amanda non lo dice, ma lo lascia intendere - sono legati ad un rapido ritorno in libertà.

VORREI ADOTTARE UN BAMBINO - "Vorrei sposarmi, più avanti, e devo anche trovare la persona. Ma una cosa che ho sempre voluto è quella di adottare un bambino", dice Amanda. "Se dovessi decidere, tra avere un bambino o adottarlo - dice Amanda - preferirei adottarlo. E' strano, lo so: ma penso che ci sono tanti bambini in questo mondo che non hanno nessuno".Sicuramente - aggiunge Amanda - la situazione migliore è quella di un padre e una madre, ma non penso che non sia possibile far crescere dei figli con tanto amore anche in una situazione diversa".

INTERPRETE O SCRITTRICE, TROPPA VIOLENZA SU UNIVERSITARIE - Amanda studia lingue in carcere (tedesco, italiano e francese), vorrebbe fare l'interprete o la "scrittrice creativa". Alberto Moravia è il suo autore italiano preferito, ha letto La Ciociara, rimanendo colpita dalla storia di madre e figlia, abusate sessualmente da soldati marocchini sul finire dell'ultima guerra mondiale. "Anche all'università accade", dice Amanda, "é comune che alcune ragazze si trovino in difficoltà di questo tipo. Pur senza arrivare ad un certo livello di violenza, a volte le ragazze rimangono molto danneggiate psicologicamente. Ho parlato con ragazze che purtroppo hanno avuto queste esperienze, avvertono un senso di colpa e un senso di odio verso tutti, all'improvviso".

NON SONO CATTOLICA, CAPPELLANO DICE CHE SARO' SUORA - "Non sono cattolica - dice Amanda - non sono stata battezzata e i miei genitori mi hanno lasciato libera di decidere". Amanda, tuttavia, partecipa alle messe in carcere e il cappellano, don Saulo, ha fatto una singolare "profezia": "E' convinto che diventerò suora. Lui vede che leggo le preghiere con sincerità, e che le ascolto con altrettanta sincerità ".

FABRIZIO CORONA? NON LO INCONTRERO' - La "fama" e i guai giudiziari di Fabrizio Corona - "quello tatuato", dice la Knox - sono conosciuti anche da Amanda, ma la ragazza non ha in programma di incontrare l'ex fotografo dei vip. "Una persona - dice Amanda - mi ha detto che avrei dovuto incontralo, ma ho detto subito di no".


(ANSA.it)

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