domenica 17 ottobre 2010

SABRINA, MIO PADRE MI HA INCASTRATO PERCHE' E' PAZZO


«Voglio vedere se mio padre avrà il coraggio di accusarmi guardandomi negli occhi». E' l'ultima dichiarazione di Sabrina Misseri dal carcere in cui si trova dopo l'accusa di aver trascinato la cugina Sarah Scazzi nel garage-cantina di casa e di averla uccisa insieme al padre Michele.

La ventiduenne avrebbe comunicato ai suoi avvocati, Vito Russo ed Emilia Velletri, di volere un confronto con il padre dopo il fermo per sequestro di persona e concorso in omicidio volontario. Il provvedimento è stato adottato a seguito delle dichiarazioni accusatorie al pm da parte del padre di Sabrina, secondo cui la figlia avrebbe condotto con la forza la cugina in cantina e l’avrebbe «cinturata» con le braccia mentre lui la strangolava con la corda. Movente del delitto, evitare che Sara rivelasse ad altri le molestie sessuali ricevute dallo zio.

Dopo le accuse di Michele Misseri e a seguito della richiesta di Sabrina di vedere il padre, i due penalisti hanno chiesto al gip un incidente probatorio per procedere al confronto tra i due, nel contraddittorio tra accusa e difesa. L’istituto dell’incidente probatorio consente di anticipare e cristallizzare, rispetto al dibattimento, la fase di formazione della prova. Alla richiesta i pm inquirenti, Mariano Buccoliero e Pietro Argentino, hanno dato parere favorevole. Ora si attende la decisione del gip.

Ad Avetrana in queste ore l'atmosfera è di mesta tensione, in attesa di ulteriori sviluppi sull'omicidio. Molti cittadini hanno voluto rendere omaggio alla tomba di Sarah in un silenzioso pellegrinaggio al cimitero. Ieri sera una messa è stata celebrata di suffragio nella Chiesa Madre di Avetrana alla quale ha preso parte la famiglia Scazzi, tranne la madre di Sarah, Concetta Serrano Spagnolo, che è testimone di Geova. Lungo il marciapiedi di via Verdi, nei pressi della casa di Sarah sono apparsi in questi giorni dei ceri, sistemati dai vicini per manifestare solidarietà e vicinanza alla famiglia.
Continua intanto l'attenzione mediatica sul caso. Da settimane televisioni e giornalisti sono appostati nei pressi di casa Misseri e del garage del delitto. In paese c'è attesa per l’udienza di convalida del fermo di Sabrina.


(LASTAMPA.it)

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