giovedì 28 ottobre 2010

BERLUSCONI E BERTOLASO, VERTICE EMERGENZA RIUFIUTI AD ACERRA


Era stato uno dei temi su cui aveva giocato la campagna elettorale del 2008 e che, dopo la rimozione dei rifiuti dalle strade, aveva più volte citato come elemento di vanto per l'azione del suo governo. L'escalation dell'emergenza rifiuti in Campania costringe ora Silvio Berlusconi a tornare ad occuparsi in prima persona di immondizia e smaltimento. Il presidente del Consiglio è atteso oggi ad Acerra per una riunione con il capo della protezione civile, Guido Bertolaso, e il presidente della giunta regionale, Stefano Caldoro, già ministro del suo precedente governo. L'incontro è previsto presso il termovalorizzatore, l'impianto su cui attualmente poggia buona parte del piano di smaltimento dei rifiuti per l'area napoletana.

L'ACCORDO TRA I SINDACI - Intanto nel vertice di mercoledì tra i sindaci vesuviani e il presidente della provincia Luigi Cesaro è stato concordato lo slittamento di 48 ore della riapertura della discarica Sari di Terzigno. Il sito accoglierà solo i rifiuti dell'area vesuviana e questo dovrebbe scongiurare nuove azioni di protesta violenta, anche perché l'alternativa sarebbe il mantenimento dell'immondizia sulle strade con gravi ripercussioni per la qualità dell'aria e per il rischio di epidemie. Gli stessi sindaci si sono resi disponibili a fare da mediatori e a scortare, se necessario, i camion che porteranno nel sito il pattume raccolto nei loro comuni. Ma solo quello. L'obiettivo è far funzionare la discarica al servizio dei 18 comuni della zona rossa, in attesa della realizzazione dei termovalorizzatori e per evitare l'apertura della seconda discarica, in Cava Vitiello, sempre a Terzigno.

TREGUA A TERZIGNO - Sul fronte della resistenza alla rotonda di via Panoramica, dopo due notti di tregua, la guardia resta alta. E nel corso di una conferenza stampa l'avvocato Liana Nesta, coordinatore del legal team che rappresenta i movimenti per la difesa del territorio, ha respinto ogni collegamento tra gli arrestati per le proteste di questi giorni e la camorra. «L'interesse che hanno i comitati sono confliggenti con la camorra. Noi vogliamo la chiusura delle discariche, la camorra vuole le discariche perchè guadagna con il conferimento indifferenziato di rifiuti».


(CORRIERE.it)

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