venerdì 22 ottobre 2010

TERZIGNO, CAOS RIFIUTI, ANCORA SCONTRI NELLA NOTTE


Un'altra notte di scontri, cariche, disordini. Resta alta la tensione a Terzigno, dove molte strade di accesso alla zona della discarica sono state ostruite. Nessun camion di rifiuti è riuscito a sversare, al momento, proprio a causa delle barricate alzate dai manifestanti che si oppongono alla realizzazione del secondo sversatoio in Cava Vitiello, sempre nel Parco Nazionale del Vesuvio.

UN ARRESTO - Dopo gli scontri di giovedì, forze dell'ordine e manifestanti si sono fronteggiati nuovamente nella notte. I carabinieri e gli agenti di polizia si sono posizionati in più punti di via Panoramica, la strada di accesso alla discarica di rifiuti Sari. Gruppi di manifestanti si sono invece piazzati nella parte più a sud della zona al centro degli incidenti e hanno fatto esplodere alcuni grossi petardi. Una persona tra i manifestanti è stata sottoposta a fermo di polizia per detenzione di materiale esplodente. Diverse le accuse: adunata sediziosa, detenzione di materiale esplodente, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. Nel corso dei disordini, da un gruppo dei manifestanti sono stati lanciati sassi, petardi e, secondo quanto riferisce la polizia, anche molotov. Le forze dell'ordine hanno reagito con il lancio di lacrimogeni e numerose cariche.

IL VERTICE - Proprio per affrontare l'emergenza rifiuti, Silvio Berlusconi ha deciso di tenere un vertice ad hoc sulla questione dopo il Consiglio dei ministri per affrontare e individuare le soluzioni più idonee per eliminare i sacchetti dei rifiuti che sono tornati ad invadere le strade e che hanno comportato la protesta di diversi cittadini. Riferiscono alcuni dei presenti alla riunione dell'ufficio di presidenza, che il presidente del Consiglio ha definito «preoccupante» la situazione a Napoli, non manifestando ottimismo sulle soluzioni. Per Berlusconi, infatti, spiegano le stesse fonti, al momento non ci sarebbe molto da fare, mancano strutture adeguate che possano portare ad una rapida soluzione del problema.

FAZIO - Intanto il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ospite di Unomattina, ha assicurato che a Terzigno non ci sono rischi per la salute. I cattivi odori, ha spiegato il ministro, «non arrecano danni alla salute, come dimostrato da uno studio del ministero svolto durante la precedente emergenza rifiuti in Campania nel 2008-2009», ma è pericoloso «bruciare rifiuti in modo non controllato perché si produce diossina». Questo è già avvenuto, ha aggiunto Fazio, «ma la Regione sta monitorando i livelli di sostanze tossiche, come la diossina, nel latte e negli alimenti», e l'esito dei controlli «è negativo». E ha ribadito: «Nell'aria non ci sono rischi di aumentata flora microbica, anche se ovviamente il cattivi odori oltre a dare fastidio possono ridurre la qualità di vita dei cittadini».


(CORRIERE.it)

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