martedì 12 ottobre 2010

LITE IN METRO, DONNA IN COMA, PASSANTI INDIFFERENTI, VIDEO CHOC


Per una banale lite ha colpito al volto con un pugno una donna romena di 32 anni, infermiera professionale, mandandola in coma. E' accaduto all'interno della stazione metropolitana Anagnina di Roma, sabato scorso. Il ragazzo e la donna si trovavano in fila per fare il biglietto, quando tra i due è nato un diverbio. In un secondo momento, quando la cosa sembrava finita, la lite si è riaccesa mentre i due si erano allontanati dallo sportello. Il ragazzo, un pregiudicato romano di 20 anni, ha colpito violentemente con un pugno il volto della donna, che è caduta all'indietro priva di sensi.

Arrestato l'aggressore. I carabinieri della stazione di Roma Cinecittà, dopo avere raccolto le testimonianze dei presenti, hanno rintracciato e arrestato l'aggressore, portandolo nel carcere romano di Regina Coeli. La donna, soccorsa e trasportata d'urgenza al policlinico Casilino, è stata operata per le gravissime lesioni riportate al cranio: ora si trova in coma.

Esiste un video dell'aggressione: nelle immagini riprese da una delle telecamere della stazione si vede che la lite, cominciata alla biglietteria, è poi continuata sulla banchina, tra spintoni e offese. Poi,
improvvisamente, dopo aver lanciato a terra la sua giacca l'uomo sferra un pugno violentissimo alla romena che cade a terra, all'inizio tra l'indifferenza dei passanti.

Carabinieri: l'aggressore era scosso. «Il pregiudicato che abbiamo preso dopo l'aggressione sembrava scosso per quello che aveva fatto - dice il capitano Domenico Albanese, comandante della Compagnia dei Roma Casilina - Forse nemmeno lui si aspettava un epilogo come quello. La telecamera che ha ripreso l'aggressione si è rivelata molto utile per ricostruire i fatti».

Alemanno: inammissibile l'indifferenza, farò denuncia per omissione di soccorso. «Mi hanno detto dell'esistenza di un video orribile che mostra indifferenza rispetto all'aggressione avvenuta all'interno della metro Anagnina ai danni di una donna - ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, in missione istituzionale a Pechino - Vedrò questo video, e se ciò che mi hanno detto è vero mi rivolgerò all'autorità giudiziaria per una denuncia per omissione di soccorso contro ignoti. Non è accettabile che in una città come Roma avvengano cose del genere e, tanto più, non è possibile che ci sia una tale indifferenza nei confronti di episodi del genere».

Avvocato aggressore: la donna minacciava il ragazzo. «Voglio subito dire che il ragazzo non è pregiudicato - dice l'avvocato Fabrizio Gallo, legale di Alessio Burtone - E' un lavoratore ed è una persona perbene. Il gip, su mia richiesta, ha deciso di concedergli gli arresti domiciliari. Nel video si vede chiaramente che era la donna a inseguire il ragazzo. Alessio mi ha detto che lei gli avrebbe rivolto parole offensive e lo avrebbe provocato dicendogli "Te la faccio pagare" e "Ti faccio cadere quando arriva la metro". A quel punto l'ha colpita. Quando ieri in carcere, prima che gli concedessero i domiciliari ho detto ad Alessio che la donna era in coma, ha avuto un momento di sconforto. Non pensava di aver fatto una cosa tanto grave. Aveva paura che fosse armata. Anche i genitori del ragazzo sono delle brave persone e sono costernati per l'accaduto. Farò un'istanza al pm per la riammissione in libertà».


(ILMESSAGGERO.it)



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