venerdì 19 novembre 2010

RIFIUTI, A TERZIGNO TORNA ALTA LA TENSIONE, ROGHI A PALERMO


MILANO - L'emergenza rifiuti in provincia di Napoli sembra non avere mai fine. Al di là delle tonnellate di spazzatura ancora per strada nel capoluogo partenopeo, e delle polemiche politiche sorte dopo la dichiarazione della Lega di non voler accettare al Nord la spazzatura del Sud, si è riaccesa la tensione nei pressi della discarica di Terzigno. Nel corso della notte non c'è stato infatti nessun passaggio di autocompattatori e nessuno sversamento, nella Cava Sari di Terzigno. Nonostante le previsioni, la discarica non ha ripreso a ingoiare i rifiuti dei 18 comuni della «zona rossa» del Vesuviano dopo l’iscrizione nel registri degli indagati del primo cittadino, Domenico Auricchio, che lo scorso sabato 13 aveva firmato un’ordinanza che bloccava i conferimenti nel sito. Un documento che è stato preso in esame dai magistrati della Procura di Nola secondo i quali la chiusura dello sversatoio è risultata immotivata dal momento che, secondo le analisi in loro possesso, non vi sono livelli di inquinamento nelle falde acquifere.

TENSIONE - La tensione nei pressi del sito, comunque, ha ripreso a prendere corpo. Dopo il ritrovamento, nel tardo pomeriggio di giovedì, di tre ordigni via Zabatta, in serata un centinaio di manifestanti sono scesi in strada e si sono recati nei pressi della Rotonda Panoramica. La forte pioggia, però, li ha costretti a far rientro nelle proprie case. E’, comunque, prevedibile che il clima di agitazione non si plachi nelle prossime ore nonostante giovedì, il Consiglio dei ministri abbia stabilito la cancellazione di Cava Vitiello, altro sito all’interno del Parco nazionale del Vesuvio, dalla legge varata nel 2008 e abbia stanziato 150 milioni di euro per far fronte all'emergenza.

PALERMO: ANCORA ROGHI DI CASSONETTI - Ma c'è un'altra città che continua ad aver problemi con la raccolta ed è Palermo. Ancora roghi di cassonetti questa notte nel quartiere di Bonagia, uno dei più penalizzati dai disservizi dell'azienda comunale Amia che non riesce a garantire la pulizia della città. Gli abitanti esasperati dai cumuli di pattume hanno appiccato il fuoco a tappeto in tutto il rione, costringendo i pompieri a una notte di continuo lavoro. Gli incendi si sono susseguiti in via del Bassotto, via del Levriere, via Guido Rossa, via del Volpino, via della Giraffa.


(CORRIERE.it)

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