domenica 14 novembre 2010

RUGBY, L'ITALIA LOTTA MA SORRIDE L'ARGENTINA


Dopo 80 minuti di battaglia, l'Italia del rugby si è inchinata, come da quattro anni a questa parte, ai Pumas argentini. Una sconfitta di sei punti, sotto il break (16-22), maturata a Verona davanti a un pubblico numeroso e caloroso, ma che ha confermato la distanza ancora sensibile tra gli azzurri del ct sudafricano Nick Mallett e le prime della classe del rugby internazionale. La nazionale albiceleste ci ha messo cinismo, mestiere e cattiveria (i Pumas hanno chiuso in 14 per un fallo professionale di Mariano Galarza), ma tanto è bastato per rendere vane le speranze della squadra di casa. E dire che l'Italia dai test match di novembre (le prossime gare sono a Firenze contro l'Australia e tra due settimane contro Fiji) si aspettava - sono le parole del presidente federale Dondi - di «mettere in carniere due vittorie».

UNA META PER PARTE - Nei primi minuti, peraltro, l'Italia aveva cominciato bene, sfiorando a più riprese la meta, con alcune ispirate fughe di capitan Parisse, bravo a involarsi, meno a temporeggiare in attesa di adeguato sostegno. Nel primo tempo, due piazzati a testa per Bergamasco e Contepomi avevano comunque fissato il punteggio sul 6-6. Nella seconda frazione è stata l'Argentina a rompere l'equilibrio con una meta di Rodriguez al 60' (6-13). Da lì in poi si sono susseguiti i tentativi di andare in meta per recuperare la parità, ma gli azzurri si sono intestarditi a provare il bersaglio grosso, sprecando alcune punizione da posizione favorevole per gettare la palla in touche e rifarsi sotto nel punteggio. Gli assalti italiani hanno prodotto tre miseri punti: un calcio piazzato messo tra i pali da Mirco Bergamasco (70'), peraltro subito seguito da due piazzati di Contepomi (72' e 74') che hanno portato il punteggio sul 9-19 e il distacco a 10 punti. Solo nei secondi finali - dopo l'ingresso in campo del redivivo Lo Cicero (più di un anno fa l'ultima convocazione) - è arrivata la meta tecnica, conquistata dalla mischia azzurra al 79' e trasformata dall'unico dei Bergamasco in campo (Mauro ha dato forfait per un infortunio alla spalla). Troppo tardi per recuperare lo svantaggio maturato fino a quel punto, e reso ancora più ampio, a tempo scaduto, dal quinto piazzato di Contepomi.

DELUSIONE - Alla fine, sui volti degli azzurri regnavano sconforto e delusione: «Non possiamo essere né contenti, né soddisfatti - ha dichiarato, a caldo, Mirco Bergamasco ai microfoni di Sky Sport - Ancora una volta si tratta di un'occasione persa. Del resto ogni errore a questo livello si paga a caro prezzo. Ora rivedremo la partita e cercheremo di migliorare e non ripetere gli sbagli commessi. Ma non ci perderemo di morale - ha concluso l'ala azzurra - guardiamo avanti, la prossima partita è già sabato, contro l'Australia. E contiamo di rifarci».


(CORRIERE.it)

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