venerdì 15 aprile 2011

ARRIVANO I PRIMI 91 PROFUGHI, SCOPPIA LA LITE TRA SAITTA E COTA


TORINO - Il centro della Protezione civile e della Croce Rossa di Settimo. E poi il Sermig. Ecco dove saranno ospitati i primi 91 tunisini in partenza dall’ex caserma Andolfato di Santa Maria Capua Vetere. Il loro arrivo era previsto per questa mattina ma la protezione civile regionale ha chiesto di conoscere, per motivi di sicurezza, i dati anagrafici dei migranti e questo ha fatto ritardare l’inizio del viaggio dalla provincia di Caserta. Nel Torinese così arriveranno nella notte tra oggi e domani.

I migranti (70 saranno assistiti a Settimo e ventuno nel centro di Borgo Dora) sono la metà esatta del primo gruppo di 2000 extracomunitari che la protezione civile nazionale ha smistato in tutte le regioni. Per ora in Piemonte ne arriveranno 182 e il presidente della Regione, Roberto Cota, non ha intenzione di convocare province e comuni. La protezione civile regionale, invece, ieri ha chiesto a tutte le sezioni provinciali «di verificare in linea tecnica la disponibilità di proprie strutture d'accoglienza e di inviare poi schede riferite ad ogni Comune del territorio con le risposte, anche negative».

Le schede dovrebbero essere restituite entro martedì 19 aprile ma la protezione civile della provincia di Torino non raccoglierà le indicazioni comune per comune perché la «Regione non può scaricare il problema con un fax senza che sia stato avviato da parte del governatore Roberto Cota un contatto politico o istituzionale», spiega il presidente Antonio Saitta. E aggiunge: «Non posso che ribadire la necessità di avviare anche in Piemonte come già accaduto in tante altre regioni l’indispensabile tavolo politico istituzionale in cui il presidente Cota coordini le operazioni di accoglienza sul territorio».

Un tavolo dove, secondo Saitta, il Governatore dovrebbe comunicare i numeri degli immigrati destinati al Piemonte e condividere le azioni con le amministrazioni locali, rappresentate dall’associazione dei comuni e dall’Unione delle province piemontesi.

La replica, piccata, della Regione è affidata all’assessore alla protezione civile che diffonde una nota condivisa con il governatore: «Se il presidente Saitta ha l’esigenza di far sapere che esiste solo per ottenere visibilità, è pregato di farlo senza coinvolgere altri e soprattutto senza intralciare il lavoro degli altri».

Secondo l’assessore Roberto Ravello «è normale che la Protezione Civile faccia una ricognizione delle strutture presenti sul territorio, proprio per verificare in linea tecnica, come evidenziato dallo stesso Saitta, la disponibilità delle strutture d’accoglienza ed avere una puntuale conoscenza della situazione che saremo chiamati ad affrontare».

Intanto i vigili del fuoco (150 uomini con 40 mezzi) hanno smantellato la tendopoli allestita nell’Area Rock della Continassa. Le tende resteranno a disposizione della prefettura di Torino.


La Stampa

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